Morgan omaggia Gaber e Leopardi: la passeggiata a Recanati sulle note di Benvenuto Il Luogo Dove (video)

Morgan suona Benvenuto Il Luogo Dove di Giorgio Gaber per le vie di Recanati fino alla casa museo di Giacomo Leopardi

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Con il suo ukulele Rialto tra le mani, gli occhiali da sole e un outfit d’altri tempi Morgan omaggia Gaber e Leopardi per le vie di Recanati. Un doppio tributo, quello di Marco Castoldi, che alla prosa di un centro abitato unisce la poesia di due nomi accomunati dall’arte e dall’iniziale: “Morgan matto e disperatissimo porta il signor G dal sommo G.

Lo fa, Morgan, sulle note della bellissima Benvenuto Il Luogo Dove di Giorgio Gaber, dall’album Gaber (1984). Il signor G e Morgan si incontrano di nuovo dopo il 2007, quando l’ex Bluvertigo cantò lo stesso brano durante l’evento Milano Per Gaber.

Sullo sfondo di questa particolare street performance troviamo Recanati, luogo che diede i natali a Giacomo Leopardi. Nel suo video Morgan ci accompagna fino alla Casa Leopardi, luogo di pellegrinaggio per tutti gli amanti del poeta de L’Infinito che ospita la biblioteca e le stanze del sommo Giacomo.

L’accostamento tra Gaber e Leopardi, ancora, non è casuale. Nel brano del cantautore il riferimento al poeta è esplicito:

“Benvenuto il luogo dove forse per caso o forse per fortuna
sembra che muoia e poi non muore mai nemmeno la laguna
un luogo pieno di dialetti strani di sentimenti quasi sconosciuti
dove i poeti sono nati tutti a Recanati”.

La canzone parla, sostanzialmente, dell’Italia. Alla fine del suo video Morgan siede su una sedia con un registro di fronte a sé e sulla sua testa impera la scritta: “Studio matto e disperatissimo”. L’espressione fu usata dallo stesso Leopardi nello Zibaldone per definire gli intensi anni di studio, dal 1809 al 1816, durante i quali imparò perfettamente il latino, il greco e tante altre lingue fino ai primi problemi di salute dovuti proprio a quella febbrile ricerca dell’erudizione.

“Ciao Giacomo”, scrive Morgan sul registro prima di congedarsi. Intorno a lui respirano i libri e i legni ancora vivi nonostante i secoli. Morgan omaggia Gaber e Leopardi e lo fa in una appassionata forma d’arte e alchimia, aggirandosi per Recanati come un menestrello e varcando la soglia della casa museo come un infante che trova il suo paese delle meraviglie.