Il prequel di The 100 risponde a molti enigmi, ma come sarà la potenziale serie tv? Recensione episodio 7×08

Il prequel di The 100 potrebbe avere tutte le carte in tavola per diventare una serie interessante: ecco cos'è stato svelato nell'episodio 7x08

prequel di The 100

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Il prequel di The 100 ha tutte le carte in tavola per diventare una serie tv molto interessante. Il franchise televisivo, tratto dai romanzi di Kass Morgan, è un successo che nel corso degli anni si è consolidato. La storia non potrebbe essere più vicina alla nostra attualità: un mondo distopico in cui un gruppo di ragazzi tenta di sopravvivere dopo un’apocalisse nucleare che ha distrutto quasi ogni luogo abitale del pianeta.

La domanda che molti si sono posti nel corso di sette stagioni di The 100 è: com’è iniziato tutto ciò? Cos’è accaduto in quei 97 anni prima che i cento delinquenti venissero inviati sulla Terra? L’episodio 7×08, dal titolo Anaconda, cerca di rispondere a queste domande, riuscendoci in modo abbastanza soddisfacente.

Siamo in un pianeta molto diverso da quello attuale: l’apocalisse è alle porte, e solo un gruppo di prescelti potrà salvarsi. Terra che vai, Clarke Griffin che trovi: Callie Cadogan è la nuova protagonista, una diciottenne che non ha niente da invidiare all’eroina di The 100. Il suo cognome non è nuovo, dato che è la figlia di Bill Cadogan, il leader di una setta chiamata Second Dawn di cui Clarke ha già sentito parlare in passato.

Per volere del padre, Callie e sua madre sono costrette a lasciare tutto e riunirsi alla setta (attualmente riunita in un bunker) che avevano lasciato, allo scopo di salvarsi. Tempo dopo, le cose sono peggiorate, ed è qui che interviene l’intelligente scienziata Becca Franco – già volto familiare ai fan di The 100 – che spiega la sua idea di iniettare un siero (il Nightblood) per permettere loro di sopravvivere alle radiazioni. Bill ha tutt’altra idea: vuole portare la sua gente attraverso un cunicolo spazio-temporale (grazie a una pietra dell’anomalia) e costruire una nuova civiltà in un altro mondo. Becca, grazie al chip/fiamma, riesce a decodificare i segreti della pietra, viaggia da sola e scopre che l’umanità non è pronta a cosa accadrà nel futuro. Per il suo rifiuto di collaborare, Becca viene bruciata viva ma non senza aver fornito a Callie tutto ciò di cui ha bisogno.

La giovane inizia una rivolta contro suo padre; inietta il siero a un gruppo di persone fidate, con cui fugge, pronta ad affrontare ciò che le riserva il nuovo mondo post-apocalisse. Tutto si collega: da loro avranno origine i terrestri, il clan Trikru, la Fiamma, la linea delle Heda, e perfino la lingua Trigedasleng. Bill e il resto della sua setta lasciano il bunker vuoto (poi usato da Octavia tra la stagione 4 la 5), immergendosi nel cunicolo spazio-temporale.

Un inizio promettente che, se verrà ordinato come serie tv dalla CW, il prequel di The 100 potrebbe definitivamente spiegare meglio il concetto di sopravvivenza, tribalismo e cosa si è disposti a fare per la propria gente. Nelle intenzioni di Jason Rothenberg, creatore e showrunner, il prequel mostrerà anche molti riferimenti alla serie madre. Sarà dunque l’occasione per conoscere gli antenati di Clarke Griffin e dei fratelli Blake. Per raccontare una storia così ampia, Rothenberg ha in mente ben cinque stagioni:

“Vedremo la crescente importanza della Fiamma e come operava 100 anni prima l’inizio della storia originale”, rivela a Entertainment Weekly. “Nello show originale, la Fimma non funziona più perfettamente perché contiene molte menti. Adesso, c’è solo quella di Becca. Ho l’idea di entrare in uno spazio mentale e vedere Becca quando la prossima persona riceverà la Fiamma, cosa succede quando diventa il secondo Commander. Perciò se avremo o meno cinque stagioni per scrivere la storia, non vi dirò cosa faremo. So per certo che andremo verso un mondo in cambiamento nel corso di queste stagioni.”

The 100 tornerà a con il suo arco narrativo nell’episodio 7×09, in onda settimana prossima sulla CW.