Roberta Giallo crea Yellow-Music, una piattaforma per far guadagnare gli artisti

In un momento storico come il nostro, l’arte e la musica non possono essere gratuite. Il racconto di Roberta Giallo al Barone Rosso Solo Flight


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Roberta Giallo è un’artista davvero particolare. Le storie che ha vissuto, da una collaborazione con Lucio Dalla fino a un amore a distanza complicato e con svolte misteriose che ha ispirato un suo intero album, il suo modo di porsi, di colorarsi e la musica che fa la rendono un personaggio unico nel panorama italiano.

Roberta è anche una ribelle e ha iniziato un progetto per rivalutare il lavoro degli artisti, quasi sempre non considerato economicamente soprattutto nel periodo di arresti domiciliari per pandemia. Ha così ideato il progetto www.yellow-music.it grazie al quale gli artisti potranno guadagnare vendendo le proprie opere, che nel caso della Giallo non è solo musica ma anche disegni e quadri.

Quando mi hanno segnalato questa sua iniziativa, l’ho chiamata per sapere se voleva raccontarmela in diretta al Barone Rosso Solo Flight. Ha naturalmente detto di sì. Il problema è stato quando le ho chiesto se aveva un video di un brano del suo nuovo album “Vicina vicina”… Ma lascio spiegare tutto a lei con questo articolo che ha fatto:

E’ successo tutto per caso e un po’ all’improvviso, proprio come accadono le cose che devono accadere. Ieri ricevo una telefonata da Red Ronnie che mi dice di aver saputo dell’uscita della mia nuova raccolta di canzoni, “Vicina Vicina”, e che vorrebbe ne parlassi con lui in diretta la sera, meglio ancora se ad accompagnare il tutto ci fosse un videoclip. 

E’ l’ultima puntata del Barone Rosso, sarebbe bello per me, poiché anche da un punto di vista simbolico amo essere presente all’inizio e alla fine.

Sono felice. Zio Red a me ha sempre portato fortuna… però? 

C’è un però. Come faccio con il videoclip…?  Mi spiego. Un videoclip esiste, in realtà ne esiste più di uno. Durante la quarantena mi sono “sperimentata” anche regista e ne ho girati diversi: che vuoi fare quando hai tempo, se non sperimentare e sperimentarti, magari solo per capire se ti piace, se puoi migliorare, se sei negata/o? 

Ecco il però: li avevo girati con l’intenzione precisa di caricarli su una piattaforma “speciale”, una piattaforma in cui pagando è possibile accedere a dei contenuti esclusivi. E quando dico “contenuti”, intendo una vasta gamma di prodotti: dagli album, ai dvd, da tutte quelle cose che chiamiamo merchandising, ai quadri, ai disegni e le installazioni. Ma anche contenuti “altri”, che ne so, una performance di una canzone originale o di una cover, un pezzo strumentale suonato col banjo o col sax, un monologo…

In un momento storico come il nostro, “l’arte”, “la musica” e simili, non possono essere più date per scontate, essere banalmente “gratuite”, né trattate come “dovute” e/o dovutamente gratuite, soprattutto se parliamo di opere realizzate da artisti ancora in vita, che grazie a quelle opere vivono/vivrebbero, mangiano/mangerebbero, campano/camperebbero… 

Attenzione, io non dico che non sarebbe bello che TUTTO fosse gratuito, la gratuità dell’arte sarebbe il fiore all’occhiello di un mondo evoluto, là dove gli artisti venissero pagati sempre “dall’alto” e il pubblico potesse sedersi ad ascoltarli senza dover pagare…  ma noi siamo nella Barbarie… e in qualche modo dobbiamo aiutarci. Proprio come penso di aiutare quel barista dal quale vado tutti i giorni a farmi preparare il mio adorato bubble tea, piuttosto che prepararmelo a casa…

Ora come ora non è più sostenibile una pressoché totale gratuità nella misura in cui desideriamo che la categoria artisti non “scompaia”, non “muoia”, non si “estingua” (a parte pochissimi miracolati…). Anche perché, voglio ricordarlo, gli artisti sostengono molti costi, dall’acquisto di strumenti alla produzione, dagli uffici stampa etc. Tutto si paga! Tutto costa!

Da ora in avanti cercherò di essere breve, chiara, e non fraintendibile. 

Oggi, salvo le celeberrime popstar/rockstar (ma queste sono solo una minuscola fetta di tutta la valida proposta artistica nazionale), tutti coloro che vivevano di musica o che erano a un passo dal realizzare questo sogno/obiettivo, si sono trovati in difficoltà. E parlo di difficoltà serissime, per taluni difficoltà a mettere in piedi pranzo e cena, non un “tour fikissimo” …

Che poi, attenzione, a pensarci bene il problema non è neanche che si presentino delle difficoltà, la vita di tutti ne è quotidianamente permeata, con e senza corona-virus. 

Il problema sono i MEZZI E LE RISORSE ADEGUATI che potrebbero/dovrebbero essere messi a disposizione “dall’alto”, “dalle istituzioni”, per superare le eventuali difficoltà, in questo caso eccezionali.

E, per carità, non solo “noi”, anche altre categorie versano in pessime condizioni, ma io non posso parlare di ciò che non conosco bene, quindi parlo della mia. Vero è che non ci si può solo lamentare, e che bisogna sforzarsi di essere PROPOSITIVI, cercare la “luce”, cercare di contrastare le avversità, non perdersi d’animo. Per quel che mi riguarda, volendo con tutta me stessa contrastare l’impossibilità “temporanea” a guadagnare in modo continuativo dai concerti, poiché sono stati per lo più cancellati o rimandati a data da decidere, e benedico il cielo per le mie prime date confermate (la prima ad Ancona il 5 Luglio per il Cinematica Festiva, l’altra in Calabria il 19 Agosto a San Nicola Arcella), ho colto al balzo la geniale intuizione del mio manager, che durante il lock down mi aveva suggerito e invitato ad aprire uno shop on-line con tutto il mio merchandising e gli altri miei lavori artistici: quadri, disegni, opere audio-visive… La cosa poi ha preso un respiro tanto più ampio, fino a creare un shop on line A DISPOSIZIONE DI TUTTI GLI ARTISTI che vorrebbero vendere e guadagnare in modo semplice e sicuro dalla loro arte: le loro performance, i loro album, il loro merchandising, i loro manufatti…

Insomma www.yellow-music.it è pronto! 

Io ci sono già con diverse opere che aggiornerò.

E anche voi, se la cosa vi piace, potete già iscrivervi qui: https://www.yellow-music.it/area_riservata/registrati.php?id_affiliate=2 sia come venditori, sia come potenziali compratori.

Anche perché, parliamone, questa piattaforma prevede che si possa GUADAGNARE RECIPROCAMENTE là dove uno aiuti l’altro a vendere o faccia iscrivere l’altro (purtroppo non ho tempo di spiegare approfonditamente bene come adesso, ma il sito spiega tutto, e io tornerò a parlarne sui miei social network).

Ora torniamo a dove eravamo. Torniamo a Red Ronnie e alla mia cronostoria di ieri.

Non so se dire a Red “sì o di no”, lui stravolge sempre tutti i miei piani, e non tanto riguardo alla mia presenza (mi fa sempre tanto piacere salutare Zio Red), ma riguardo a questo benedetto videoclip… Ho poco tempo per pensarci e seguo l’istinto: alla fine senza estremismi decido che la sera mostrerò il mio videoclip in anteprima nell’ultima serata del Barone Rosso, perché AMO il mio pubblico e chi mi ha supportato in tutti questi anni, perché Red mi ha dato spesso spazio, anche quando ero una totale sconosciuta, e un regalo glielo “devo” ancora… (anche se lui, devo dirlo, non mi avrebbe mai obbligata a farlo, e mi ha proprio detto, testuali parole, “non ti voglio mettere in difficoltà, scegli tu!”. Ma c’è di più, in qualche modo visto che mi sono sperimentata nella regia, potrò testare il vostro gradimento… così, se vi piacerà, se vi emozionerà, se vi coinvolgerà, forse sarà un piacere per voi impossessarvi dell’intero “ pacchetto” di tutti i videoclip da me realizzati per il progetto “Vicina Vicina”… no? Allora, una cosa gratuita e un’altra no! Forse è questa la filosofia giusta! Non trovate? Io ne sono convinta. Eccovi il video che accompagna  “La canzone dell’amore perduto”, da me reinterpretata nella mia stanza vuota, piano e voce, con tanto sentimento…  

In questo racconto di Roberta Giallo quello che è accaduto nella diretta del Barone Rosso Solo Flight.

Ecco invece il comunicato che ha accompagnato l’uscita dell’album “Vicina Vicina”

La cantautrice ROBERTA GIALLO omaggia i suoi fan con la pubblicazione su tutte le piattaforme digitali di un progetto discografico sui generis. Il 21 Giugno 2020, esce esclusivamente in formato digitale il suo album di cover dedicato ai cantautori che più hanno influenzato la cantautrice di Senigallia, adottiva Bolognese. Il 2018 e 2019 hanno visto la cantautrice impegnata in numerosi spettacoli dal vivo nei più prestigiosi teatri italiani ed in un tour internazionale che l’hanno portata ad esibirsi ad Hong Kong, Istanbul, Los Angeles, Mosca, Singapore, Montecarlo, etc. In un periodo inedito della storia umana e musicale ROBERTA ha quindi scelto di realizzare una raccolta di 9 tracce audio, registrate volutamente in presa diretta con il cellulare, “mezzo tecnologico che caratterizza l’epoca contemporanea”, composta da:

Luigi Tenco – Mi sono innamorato di te
Fabrizio De Andrè – La canzone dell’amore perduto
Lucio Dalla – Le rondini
Lucio Dalla – Anidride solforosa
Fabrizio De Andre – Hotel Supramonte
Lucio Dalla – Piazza Grande
Luigi Tenco – Vedrai Vedrai
Fabrizio De Andrè – Un blasfemo (dietro ogni blasfemo c’è un giardino incantato)
Lucio Dalla – Felicità

Roberta ha più volte sottolineato l’importanza dell’incontro con LUCIO DALLA, nel suo percorso artistico, con cui ha lavorato a diversi progetti. LUCIO DALLA infatti si è occupato insieme a MAURO MALAVASI della produzione discografica del suo primo album “L’oscurità di Guillaume”, il quale è stato premiato come migliore album del 2017 dalla testata giornalistica ALL MUSIC ITALIA. Inoltre Roberta ha omaggiato i cantautori LUIGI TENCO e FABRIZIO DE ANDRÈ, tra i più noti ed apprezzati cantautori della scena ligure, terra che ha più volte ospitato e premiato Roberta Giallo. Degno di nota il Premio Bindi 2017.

A proposito di questo suo nuovo progetto digitale ROBERTA GIALLO ha dichiarato: questa è un’opera concettuale, la mia sentita testimonianza di un momento inedito, che ha visto e vede tuttora gli artisti muoversi tra grandi incertezze e insormontabili difficoltà. Questa è altresì un’opera di denuncia, in un Paese che non tiene in considerazione adeguata l’Arte e gli artisti, e in un mondo in cui sembra che il Bello non sia più il nutrimento necessario per lo spirito degli esseri umani. Ho registrato “Vicina Vicina” come fosse un live in presa diretta e senza pubblico, tenuto nella mia stanza vuota, in una notte insonne in cui voi non c’eravate e mi mancavate, così come mi mancava la “Vita”, che condivide con la parola “Vicinanza” le prime due lettere.

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