Ricchi incentivi auto luglio 2020, bonus fino a diecimila euro

Il momento giusto per acquistare una nuova vettura sta per arrivare, complice il ricco bonus a cui è possibile attingere

incentivi auto luglio 2020

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Per gli incentivi auto in luglio 2020 arrivano prime importanti conferme. Chi ha infatti nei propri piani di cambiare vettura, potrà approfittare di importanti sconti, che limeranno il costo finale di una nuova quattro ruote. È infatti arrivata la conferma da Commissione della Camera: un nuvo bonus si aggiunge a quelli già esistenti, e renderà quanto mai vantaggioso acquistare una nuova vettura, soprattutto se si deciderà di rottamare quella vecchia già in possesso.

E gli sconti, che varieranno a seconda dei modelli – più o meno eco friendly – che si sceglierà di fare propri, potranno arrivare fino alla cifra di diecimila euro.

Inventivi auto luglio 2020, le cifre per l’acquisto di nuove vetture

La scelta degli incentivi auto dopo luglio 2020 è abbastanza chiara, e mira a “premiare” alcune tipologie di acquirenti. Non è selettività fine a se stessa, bensì volontà di andare incontro a tutti coloro che opteranno per un auto attenta all’ambiente. Ecco che quindi gli sgravi maggiori sull’acquisto di una nuova vettura li si otterrà sui mezzi ibridi o elettrici. E la cifra massima sarà di diecimila euro, come detto in precedenza, in caso di rottamazione, somma che scenderà a un massimo di 6.500 euro senza rottamazione.

Si parte con gli incentivi auto per auto tradizionali, anche EURO 6, con gli sconti che vanno dai 1.750 euro senza rottamazione ai 3.500 euro garantiti con la rottamazione della vecchia vettura. Ben diverso il discorso per l’ambito “green”.

In questo frangente, in caso di rottamazione, il bonus garantito è del massimo, vale a dire 10.000 euro per i mezzi Full Electric, mentre è di 6.500 euro per le ibride Pug-in. Una cifra che scende in caso di mancanza di rottamazione, fissandosi rispettivamente a 6.000 euro e 3.500 euro.

La parentesi temporale in cui è possibile sfruttare l’incentivo in questione è quella compresa tra il 1 agosto e il 31 dicembre 2020. Il tentativo è dunque quello di dare una smossa al mercato dell’automobile, che in questo anno ha accusato la pesante spallata assestata dall’emergenza coronavirus.