Il sogno di Marisa Laurito: il Trianon Viviani diventi “Tempio della musicalità napoletana”

Il Teatro può diventare il cuore pulsante di Forcella


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“Il mio sogno è che il Trianon Viviani diventi Tempio della musicalità napoletana” . Così ha esordito Marisa Laurito, direttore artistico del Teatro Stabile della Canzone napoletana, alla presentazione del cartellone della stagione teatrale 2020/2021. “Sommando i nostri ritmi e suoni con quelli di altre culture, la Casa della musica del Mediterraneo – prosegue il direttore artistico – può diventare il cuore pulsante di Forcella, dando vita in tutta la città, in qualità di polo culturale, alla riqualificazione di uno dei più antichi, nobili e popolari quartieri di Napoli”.  È il modo con il quale l’attrice sancisce il proprio impegno per il territorio, grazie alla collaborazione con la Città Metropolitana, l’Altra Napoli, l’associazione dei commercianti AForcella, e il generoso progetto Il Teatro delle Persone, che si occuperà con una serie di laboratori di costruire un Centro nazionale d’Arte e Inclusione sociale, ideato e curato da Davide Iodice

Laurito poi ha rilanciato il suo progetto per il Trianon Viviani: «Amando follemente Napoli e la sua unica straordinaria e policroma musicalità, mi sono sempre chiesta come mai, seppur dotata come nessun altra città italiana di un gran numero di teatri ha sottolineato – non ne avesse uno destinato alla sua musica: un tempio della canzone napoletana tradizionale che potesse accogliere con l’innovazione nuove forme musicali di cui è particolarmente ricca la nostra storia”.

In programma trenta titoli, di cui dodici novità, con diverse collaborazioni produttive, una compagnia Stabile della Canzone napoletana, artisti di rilievo internazionale e giovani cantanti in carriera e musicisti emergenti, gli omaggi a Raffaele VivianiRenato Carosone e Giuseppe “Peppino” Patroni Griffi; a Natale il concerto di Roberto De Simone. E poi, ancora, un nuovo talent, che miri a perfezionare e promuovere le giovani voci, e un progetto speciale di arte e inclusione sociale. La canzone classica e la musica partenopea contemporanea saranno al centro di concerti e spettacoli di teatro musicale. Questo in sintesi l’articolato progetto culturale.

Uno spazio dove un turista, un cultore – prosegue Laurito – un napoletano possa andare ad ascoltare la nostra musica che, insieme a tante nostre qualità, ha contribuito a rendere famosa l’Italia nel mondo”. Un progetto accettato dalla Regione Campania e dalla Città Metropolitana”.                                                                                

La musica napoletana occupa dunque uno spazio importante, “da promuovere come prodotto e brand riconosciuto del “made in Italy”, da valorizzare sulla scena, non solo nazionale, studiare e fruire anche con mezzi e tecnologie innovative”.                                                                                        

Al via dunque a settembre con un prologo all’aperto con Raffaele Viviani con un trittico di atti unici, in occasione del settantesimo anniversario della morte del commediografo a cui è intitolato il teatro. La rassegna si chiamerà “Viviani per strada” con protagonista Nello Mascia che metterà in scena i tre testi, Piazza FerroviaPorta Capuana e Borgo sant’Antonio, negli stessi luoghi dove sono stati ambientati dall’autore.

Venerdì 30 ottobre l’apertura della stagione in teatro, con il debutto della Stabile della Canzone napoletana, «la spina dorsale portante del Trianon Viviani», come la definisce il direttore artistico, un complesso che si rinnoverà ogni anno per generi e interpreti. Per questa stagione proporrà Adagio napoletano. Cantata d’ammore, musical di canzoni classiche scritto e diretto da Bruno Garofalo, con Valentina StellaLello GiulivoAntonio Murro e Gigio Morra

Il cartellone dà anche spazio ai grandi interpreti della scena musicale: Peppe Barra (5 dicembre), Enzo Gragnaniello (16 gennaio), Peppino di Capri (6 marzo) e James Senese (27 marzo). Ma anche ad artisti legati alle melodie e tradizioni musicali napoletane, tra i quali il premio Oscar Nicola Piovani (14 novembre), con un’edizione speciale per Napoli del suo concerto-racconto La musica è pericolosa, il sassofonista Stefano Di Battista con la cantante Nicky Nicolai (21 novembre), Noa con la prima di To Napoli with love (17 aprile), Tosca in ‘Sto core mio, omaggio a Roberto Murolo (30 aprile) e Maria de Medeiros. Gli altri appuntamenti programmati prevedono il concerto di Valentina Stella (15 gennaio), di Lorenzo Hengeller (5 marzo), lo spettacolo di Vittorio Marsiglia, per Laurito «l’erede unico della canzone comica napoletana» (8 aprile) e Gianni Conte e Mariano Caiano (15 maggio).  Nel variegato cartellone, le voci e i virtuosismi di Francesca Marini (19 novembre), di Flo (22 novembre), del gruppo di Michele Simonelli e Paolo Raffone di Pino Daniele Opera (6 dicembre), delle EbbaneSis (17 gennaio), di  Suonne d’ajere (26 marzo), di Maldestro (25 aprile) che, ai suoi primi passi, vinse un contest di giovani musicisti proprio al Trianon Viviani, e di Fiorenza Calogero (14 maggio). 

Ma spazio anche a giovani talenti con il progetto TerraeMotus Neapolitan talent, la “palestra”, voluta dal direttore artistico, per la crescita delle nuove voci. Saranno selezionati con audizioni da settembre, ogni mercoledì, e si cimenteranno sul palcoscenico del teatro da novembre fino a tutto il mese di maggio.

A Natale, l’atteso ritorno del maestro Roberto De Simone, che inaugurò il Trianon restituito alla funzione teatrale, nel 2002. Alla mezzanotte del 24 dicembre porterà in scena, con Davide IodiceNinna nanna a Gesù bambino, in cui è inserito Oh stupor oh portentum, un mottetto pastorale di Giovanni Paisiello, in prima esecuzione moderna. Questa nuova produzione, in scena fino al 3 gennaio, è in collaborazione con il Napoli Teatro Festival Italia. 

Il programma prevede il “concerto recitato” Ossessione napoletana di Mauro Gioia con Maria de Medeiros (dall’11 dicembre); Belle époque e polvere da sparo, commedia con musiche e canzoni, scritta e diretta da Paolo Coletta, con Margherita Di Rauso e Lello Giulivo (dall’8 gennaio); Strativari, suite in otto movimenti su soggetto e testo originale di Stefano Valanzuolo, con Iaia Forte e con Capone&BungtBangt e Solis string quartet (dal 22 gennaio); Musica Simeoli… manca solo Mozart , la storia dello storico negozio di musica dirimpettaio del conservatorio san Pietro a Majella, scritta e diretta da Antonio Grosso e “raccontata” da Marco Simeoli (dal 19 marzo); e Pregiudizi convergenti, scritto e diretto da Domenico Ciruzzi, interpretato da Antonella Stefanucci con l’introduzione musicale di Pietra Montecorvino (dal 23 aprile).

Due gli omaggi programmati per ricordare il centenario della nascita di due artisti partenopei che hanno segnato la storia della musica e del teatro: Renato Carosone e Giuseppe “Peppino” Patroni Griffi. Per l’autore di Maruzzella e ‘O Sarracino andrà in scena un’edizione speciale di Carosone 100, l’Americano di Napoli, il musical con Andrea Sannino, scritto dal biografo ufficiale Federico Vacalebre (dal 25 novembre).

A Patroni Griffi sarà dedicata, per tutto il mese di febbraio, la rassegna Peppino naturale e strafottente. In apertura una conferenza (5 febbraio) farà il punto sull’opera di questo intellettuale “a tutto tondo”, una “centrale creativa” che ha inciso in campo teatrale, cinematografico e letterario, seguìta dalla proiezione di Tosca, girata e diretta da Patroni Griffi negli stessi luoghi di ambientazione dell’opera di Giacomo Puccini. Seguirà Metti, una sera a cena con… Peppino, recital in prima assoluta di Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini, scritto e diretto dallo stesso Rigillo (dal 6 febbraio). Quindi tre testi di Patroni Griffi: Una tragedia reale, con Lara SansoneAndrea RenziLuciano Saltarelli e Ingrid Sansone, diretti da Francesco Saponaro (dal 12 febbraio); Cammurriata, interpretato e diretto da Leopoldo Mastelloni, l’artista che ha ispirato la scrittura di questo lavoro ()dal 19 febbraio; e Persone naturali e strafottenti, con Marisa Laurito, Giancarlo NicolettiGuglielmo Poggi e Livio Beshir, per la regia dello stesso Nicoletti (dal 26 febbraio).

Nella programmazione di teatro musicale anche un’opera di Wolfgang Amadeus MozartIl Flauto magico, con la regia e la traduzione in napoletano barocco di Mariano Bauduin. Prodotto dal teatro Verdi di Salerno con le scene di Nicola Rubertelli, il Singspiel vede la partecipazione di Antonella Morea e Renata Fusco.

Spazio all’innovazione per rendere immediatamente più fruibile la conoscenza della Canzone napoletana, così il Trianon Viviani adotterà sofisticate tecnologie virtuali attraverso due “Stanze” speciali e un archivio multimediale. Grazie al sostegno della Scabec e del suo presidente Antonio Bottiglieri, il teatro ospiterà la Stanza magica della Canzone napoletana e la Stanza della Memoria, “un archivio dove il pubblico potrà navigare tra spartiti e copielle, o andare alla ricerca di autori, musicisti, cantanti che hanno attraversato – continua Marisa Laurito – e che popolano oggi il mondo della musica napoletana». Infine, utilizzando il patrimonio musicale presente, con la collaborazione della sede regionale RAI e del suo direttore Antonio Parlati, il Trianon ha ottenuto in concessione il videobox digitale dell’Archivio della Canzone napoletana, realizzato in partnership con il Cnr, “che ogni mese avrà un incremento di videoclip e brani musicali, presi dallo straordinario e immenso repertorio della Rai».