Quando si parla di Sir Starkey si storce ancora il naso e oggi, per il compleanno di Ringo Starr, si raggiunge una cifra tonda: 80 anni vissuti intensamente.
Da almeno 12 anni Ringo ha reso il suo genetliaco una festa di Pace e mai come oggi il suo messaggio si rende indispensabile. Dal 2008, infatti, Richard Starkey vuole che tutto il mondo, alle 12 del 7 luglio, celebri questo giorno mettendo le dita a V in segno di Pace.
Quest’anno il compleanno di Ringo Starr è stato celebrato dal diretto interessato con un certo anticipo: venerdì 3 luglio, infatti, l’ex Beatles ha partecipato insieme all’amico e collega Paul McCartney a un grande concerto evento trasmesso in streaming per intrattenere ancora il mondo, il suo, con tanta musica.
Di tanta musica, in fondo, dobbiamo parlare quando parliamo dei Beatles: Ringo Starr fu la novità che determinò il sound dei Fab Four. Il suo stile minimale, preciso e dinamico allo stesso tempo fu l’innovazione che al rock’n’roll ancora mancava. A lui dobbiamo, infatti, il trucco di inserire delle coperte dentro la grancassa per imbrigliare l’eccessivo rimbombo, ma non solo.
Oggi usiamo le bacchette come fece lui per primo – fino a quel momento l’impugnatura era nello stile dei jazzisti – e microfoniamo la batteria con precisione proprio come volle lui, visto che fino a quel momento i batteristi venivano microfonati solamente con due panoramici.
Proprio oggi, per il compleanno di Ringo Starr, Repubblica lo ha intervistato e ha scoperto che lui e John Lennon stavano per partire negli Stati Uniti, ma all’ambasciata americana la burocrazia era talmente lunga da dissuadere i due amici. Poco dopo nacquero i Beatles.
Tantissimi batteristi – da Chad Smith a Dave Grohl – gli riconoscono i meriti che altri, invece, negano. Eppure il compleanno di Ringo Starr è soprattutto la festa della nascita di una delle icone più importanti della storia della musica.