Da alcuni giorni a questa parte si parla con insistenza di un argomento necessariamente molto delicato per tante persone in Italia, come il bonus diabete 2020 da 500 euro. In realtà non si tratta di una nuova disposizione governativa, o di un’agevolazione concepita appositamente dopo l’emergenza da Covid-19, a differenza di quanto osservato di recente con il bonus vacanze sulle nostre pagine. Tuttavia, ottenerlo è abbastanza complicato, motivo per il quale oggi 4 luglio intendo spiegarvi come richiederlo e quali siano i requisiti da rispettare.
In cosa consiste il bonus diabete 2020 da 500 euro e requisiti
Andiamo con ordine. Non tutti sanno che il bonus diabete 2020 da 500 riguardi l’erogazione di un assegno mensile pari a circa 517 euro per la durata di un anno. Fondamentale, però, tenere a mente i requisiti, affinché nessuno perda tempo con la richiesta. Ad esempio, tra i paletti troviamo il fatto che il paziente debba essere affetto da diabete mellito di tipo 1 e 2. A questo, devono aggiungersi complicanze micro-macroangiopatiche e manifestazioni cliniche di medio grado. In sostanza, il richiedente dovrà dimostrare di avere un’invalidità tra il 41% e il 50%.
Il secondo requisito si concentra sui pazienti insulino-dipendente, con un mediocre controllo metabolico e un’iperlipidemia. Cosa vuol dire quest’ultimo punto? Il bonus diabete 2020 da 500 euro coinvolge chi è soggetto ad aumento dei livelli di uno o più grassi nel sangue o con crisi ipoglicemiche frequenti. Si parla dunque di problematiche sulla carta non trattabili con le normali terapie. In questo frangente, però, l’invalidità accertata dovrà oscillare tra il 51% e il 60%. Infine, sono coinvolti coloro che soffrono di complicanze del diabete. Qui si parla di nefropatia, retinopatia proliferante e maculopatia, con oscillazione di invalidità tra il 91% e il 100.
Come richiedere il bonus diabete 2020 da 500 euro
L’altro grande dilemma riguarda come richiedere il bonus diabete 2020 da 500 euro. Dovrete recarvi dal vostro medico per ottenere un certificato che accerti la patologia, poi starà a lui inviare il tutto all’INPS. Una commissione valuterà il vostro caso attraverso una visita.