Ha commosso e indignato in egual misura la storia della gattina lanciata dal balcone. Soltanto pochi i mesi di vita della felina che, suo malgrado, si è ritrovata a precipitare nel vuoto in quel di Torino. Colpevole del gesto scellerato un bambino di soli cinque anni. Ancora ignote le cause che hanno portato al verificarsi della spiacevole situazione. Non è chiaro se dunque il tutto sia stato frutto di un malsano modo di giocare o di un atto di rabbia sfociato nel peggiore degli epiloghi.
Quello che è certo è che la comunità social non ha mancato di schierarsi sulla vicenda, con i commenti sul web che sono stati particolarmente roventi. E altrettanto inclementi nei confronti dell’intero nucleo familiare di cui fa parte il bambino.
Gattina lanciata dal balcone, la furia del web
A nulla sono purtroppo valsi i tentativi delle Sfigatte, l’associazione di volontarie che hanno tentato in tutti i modi di salvare la gattina lanciata dal balcone. Miracle – questo il nome che le avevano dato, in segno di buon auspicio – non ce l’ha fatta. E proprio l’associazione Sfigatte fa sapere che il tutto non resterà impunito. “Prenderemo i necessari provvedimenti perché questi genitori negligenti non la passino liscia”, un messaggio chiaro che è il preludio a una denuncia.
Lo sconsiderato gesto è avvenuto in un attimo. I genitori del bambino, presenti nel momento in cui la gattina è stata lanciata dal balcone, hanno provato a evitare il drammatico epilogo. Una reazione che però non è stata sufficientemente rapida, e ha visto la micia andare incontro al suo tragico destino.
A sconvolgere è però l’atteggiamento incurante successivo alla tragedia da parte della famiglia, che non ha provato neanche a prestare gli inutili soccorsi all’animale. Il tutto è stato raccontato sulla pagina social delle Sfigatte, complice la presenza sul posto di una delle membri.
E non sono mancati commenti sdegnati da parte degli utenti, che in alcuni frangenti sono sfociati anche in minacce alla famiglia. Un atteggiamento dal quale l’associazione si è chiaramente dissociata, cercando di ristabilire i toni di un dibattito civile.