Se Vis a Vis El Oasis ha diviso il pubblico sin dal suo debutto, lo scorso aprile sulla Fox spagnola, è perché la gran parte del pubblico non vi ha riconosciuto i tratti caratteristici della serie originale. Lo spin-off ha provato a declinare una storia inedita, la partnership criminale delle due ex detenute Macarena e Zulema, in una sorta di western contemporaneo intrecciato a storie minori e con nuovi personaggi non troppo coinvolgenti.
Ma l’errore di fondo è stato pensare che la serie potesse sopravvivere al suo marchio di fabbrica, al suo aspetto peculiare, quello che l’ha resa un avvincente prison drama al femminile: l’elemento carcerario. Fuori dalle mura di Cruz Del Sur e Cruz del Norte, Macarena e Zulema non rendono come prima: le loro personalità sembrano vacillare a contatto con l’esterno, ma in una maniera che risulta solo sbiadita e non affascinante, non magnetica come prima. Il problema di fondo sembra essere proprio la mancanza di quella claustrofobia che caratterizzava il carcere, la soffocante assenza libertà che incombeva sulle protagoniste, la necessità di apprendere l’arte della sopravvivenza dentro un ambiente chiuso, con regole precise per le interazioni con l’esterno, con poche (perlopiù surreali) possibilità di fuga.
Sembra averlo capito anche il creatore della serie e dello spin-off Ivan Escobar, che ha parlato ampiamente del finale di Vis a Vis El Oasis a elconfidencial.com. Dall’epilogo riservato a Zulema a quello previsto per Macarena, le critiche allo spin-off sono state tante, ma Escobar difende tutte le sue scelte e in generale la decisione di portare la nuova serie fuori dal carcere per l’addio alle protagoniste. Un rischio corso con la consapevolezza di poter deludere un pubblico abituato a tutt’altra ambientazione.
Ci sono persone a cui è piaciuta e persone che non l’hanno apprezzato. Capisco che abbiamo rotto la dinamica delle carceri, ma siamo stati coraggiosi. Non essere coraggiosi ci avrebbe messo in imbarazzo e in questo senso sia il network che la squadra sono soddisfatti. Nonostante tutte le critiche, penso che abbiamo dato un finale potente alla serie, pieno di immagini e decisioni audaci.
ATTENZIONE SPOILER!
Secondo Escobar, il tanto contestato finale di Vis a Vis El Oasis è un’ottima metafora per spiegare come il team creativo sta affrontando l’ondata di critiche che la “marea gialla” (la fanbase della serie originale) sta riservando loro. Nella sua ultima scena, un flashback dal carcere, Zulema dice a Saray che non le interessa come sarà ricordata dopo la sua morte. In un certo senso, Escobar fa sua questa considerazione sulla fine della vita e la applica alla fine della serie.
La grande riflessione sulla serie è stata fatta dalla stessa Zulema: in questa era in cui tutto è “fast food”, tutto va veloce, anche la serie, non ci importa come saremo ricordati ma il fatto che le persone abbiano apprezzato il percorso. Mi è piaciuto molti di questi anni il fatto di prendere molte decisioni audaci, mille sbagliate e alcune fortunate, ma sono molto felice. I fan e gli spettatori hanno sempre ragione, ma abbiamo fatto ciò che volevamo fare, un omaggio a “Vis a vis” con quest’ultimo capitolo sulle due grandi protagonisti.
Netflix non ha ancora annunciato se e quando accoglierà Vis a Vis El Oasis nel suo catalogo, dove restano disponibili le quattro stagioni della serie originale.
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