Si rischia il passo indietro dal P40 a Huawei P50 sul processore: le ultime voci

Focus sulle nuove voci che hanno preso piede di recente con gli smartphone Android che potremo testare dal 2021

Huawei P50

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Il rischio di fare un potenziale indietro con il processore del prossimo Huawei P50, rispetto a quanto osservato nel corso degli ultimi mesi con la serie P40, a quanto pare è concreto. Le voci trapelate di recente, infatti, ci parlano di ulteriori condizionamenti per il produttore cinese in seguito al ban che è giunto dagli USA, se pensiamo che nel corso delle ultime settimane ha già dovuto fare a meno dei servizi Google. Ora il focus del discorso si sposta sulla scheda tecnica dei prossimi top di gamma 2021 e su questioni hardware.

Possibile adozione del processore MediaTek per Huawei P50

Negli ultimi giorni il focus del discorso, parlando di Huawei P50 si è spostato sulla fotocamera, come del resto avrete osservato attraverso un recente approfondimento. Tuttavia, va affrontata anche la questione relativa al processore che potrebbe essere montato da questi dispositivi. Secondo quanto riportato in queste ore dall’utente RODENT950 su Twitter, più in particolare, Huawei avrebbe deciso di archiviare il discorso relativo ai suoi chip Kirin per la serie Huawei P50, in modo tale da puntare tutto sul cosiddetto MediaTek Dimensity 2000.

Non è detto che il nome del processore sia questo, ma la fonte fa chiaramente riferimento alla prossima generazione di processori che avremo modo di toccare con mano tramite Huawei P50. Il discorso ha una sua logica, nel senso che il ban nella migliore delle ipotesi avrà durata fino a maggio del 2021, avendo in questo modo un chiaro effetto sulla produzione del top di gamma previsto nel primo trimestre del prossimo anno. Questione dunque da esaminare con grande attenzione.

A questo punto non possiamo fare altro che attendere le prossime novità relative al mondo Huawei P50, in attesa di capire quali saranno le scelte e le necessità del produttore asiatico, in seguito ai persistenti problemi diplomatici con gli USA ormai noti a tutti.