Ellen Pompeo in lacrime sui social: “Non mi fermerò”. E dalla sua battaglia con BLM arriva la “Legge di Breonna”

La battaglia di Black Lives Matter a cui Ellen Pompeo sta dando grande risonanza sui social ha portato un primo grande risultato


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Ellen Pompeo continua la sua battaglia contro il razzismo delle forze dell’ordine negli Stati Uniti usando la sua popolarità come strumento di lotta politica.

La protagonista di Grey’s Anatomy è impegnata in prima linea per il movimento Black Lives Matter: è scesa in piazza a Los Angeles per protestare pacificamente contro il razzismo dei protocolli della polizia e le violenze degli agenti nei confronti dei cittadini afroamericani e delle altre minoranze etniche, ha contestato la massiccia dotazione di armi negli schieramenti degli ufficiali a presidio dei cortei e ha invitato i suoi followers ad unirsi alle iniziative del movimento.

Dopo aver preso parte alla protesta di piazza, ha continuato ad usare i suoi social media come strumenti di amplificazione della protesta: ha partecipato infatti all’iniziativa #sayhername: A Town Hall for Breonna Taylor, per chiedere giustizia per la ragazza assassinata dalla polizia tre mesi fa, mentre dormiva nel suo appartamento, dagli agenti del dipartimento di polizia metropolitana di Louisville durante un raid di sorveglianza. La Taylor avrebbe compiuto 27 anni questo mese: la sua famiglia non smette di chiedere giustizia e dopo l’omicidio di George Floyd il suo caso è tornato all’onore delle cronache come esempio del razzismo sistemico delle forze dell’ordine statunitensi.

L’attrice di Grey’s Anatomy si è commossa nel rivendicare il proprio impegno nel nome di Breonna e di tutte le vittime dell’ingiustizia a sfondo razziale: “Avendo la possibilità di dire quello che le persone hanno bisogno di sentirsi dire, io sono qui e lo dirò a voce alta. Non mi fermerò, lo farò nel tuo nome Breonna Taylor” ha detto la Pompeo in uno dei passaggi più commoventi della sua partecipazione all’iniziativa.

Il suo coinvolgimento non è stato solo simbolico ma ha portato anche ad un risultato molto concreto. Ellen Pompeo ha collaborato insieme ad altre celebrità (tra cui Regina King e Sterling K. Brown) e agli attivisti del movimento Black Lives Matter con l’organizzazione per i diritti civili Advancement Project National Office alla richiesta di un provvedimento normativo che portasse il nome di Breonna Taylor e che in suo nome vietasse le perquisizioni coatte da parte della polizia senza l’obbligo di annunciarsi per gli agenti.

La petizione è stata accolta dal consiglio cittadino di Louisville che ha varato la cosiddetta la Legge di Breonna“, un’ordinanza che vieta qualsiasi mandato di perquisizione che non richieda alla polizia di annunciare la propria presenza e lo scopo del controllo, vietando di fatto le incursioni ingiustificate da parte della polizia.

Dopo questo primo risultato importante, Black Lives Matter-Louisville e Advancement Project National Office continuano a rivendicare giustizia per Breonna Taylor chiedendo un processo per gli agenti coinvolti nell’omicidio e un disegno di legge generale che affronti il trema delle responsabilità penali della polizia.