Musica in isolamento: a Monselice nel weekend si può suonare solo in ambienti insonorizzati

Finita la fase di amore per la musica e per i musicisti del lockdown, il comune padovano ha deciso di dare il colpo di grazia a chi di musica vive

Frame by Jailhouse Rock (film)


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Il comune di Monselice, in provincia di Padova, ha deciso con un nuovo regolamento della Polizia Municipale, di vietare durante i weekend  l’uso di strumenti musicali e le manifestazioni canore, non solo nelle strade ma anche in casa propria, pena multe salate. Il nuovo regolamento consente inoltre, dal lunedì al venerdì, di suonare in casa a  basso volume solo in determinate fasce orarie. A chi ha chiesto al Sindaco Giorgia Bedin la motivazione di questo provvedimento, la prima cittadina ha risposto che ha dovuto tenere conto delle lamentele perché è giusto non dare fastidio al prossimo. Ha poi sostenuto che il provvedimento era stato probabilmente travisato.

Se però si consulta il Regolamento di Polizia Urbana di Monselice, per verificare i possibili equivoci, il testo appare nella sua inequivocabile severità. All’articolo 28, che riguarda l’ ”Utilizzo di strumenti musicali e radiotelevisivi e la pubblicità fonica sulle strade”, si legge testualmente quanto approvato in Consiglio Comunale:

1. E’ vietato l’uso di strumenti musicali, apparecchi radiotelevisivi, di juke box ed altri simili strumenti e apparecchi a diffusione sonora, anche se gli stessi sono installati all’interno di pubblici esercizi e viene propagata musica percepibile dall’esterno, salva espressa autorizzazione in deroga;

2. Nelle abitazioni, potranno essere usati apparecchi che producano rumore o vibrazioni di limitata entità e tali da non arrecare disturbo al vicinato. L’autorità comunale ha facoltà di prescrivere limitazioni nei casi particolari. L’uso di strumenti musicali e simili deve essere sempre moderato per non arrecare molestia;

3. Salvo quanto prescritto dalle norme contenute nel c.d.s. la pubblicità fonica all’interno del centro abitato è consentita dalle ore 9 alle 12,30 in tutto l’anno solare, dalle ore 15 alle ore 19 nel periodo invernale e dalle 16 alle 19,30 nel periodo dell’ora legale.

Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa compresa tra un minimo di 75,00 ad un massimo di 450,00 euro.

Bisogna arrivare all’articolo 35 che disciplina le “Abitazioni private” per comprendere meglio la natura del provvedimento. Entrando nel dettaglio delle limitazioni, precisamente al punto 5, si legge: “E’ vietato l’uso di strumenti musicali….. salvo la totale insonorizzazione del locale in cui lo strumento musicale è usato.

Chiunque viola  le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa compresa tra un minimo di 50,00 a un massimo di 300,00 euro”.

Francamente non si vede come possa generarsi un malinteso. In questa cittadina che ospita un liceo ad indirizzo musicale e che confina con i due conservatori di Padova e Rovigo, i suoni prodotti dall’uso di uno strumento musicale vengono in pratica equiparati ad altri rumori molesti e sono passibili di una regimentazione pari a quella varata per i mezzi svuota-cassonetti o per quelli preposti alla pulizia delle strade, con tanto di severe sanzioni.

Finita la fase di amore per la musica e per i musicisti che durante il lockdown si sono spesi generosamente per tutti con la loro arte nonostante la crisi li abbia colpiti duramente (più di 300 mila addetti al settore da febbraio sono senza entrate economiche e senza tutela), ecco che arriva un bel “giro di vite”. Ai cittadini di Monselice si dice in pratica: se non  puoi più suonare in giro, attenzione a farlo in casa; e se non hai guadagnato un euro in quattro mesi potresti pagare cara la tua passione per la musica. Infine, se per caso hai un locale per la musica dal vivo, forse faresti meglio a chiuderlo.

Certo, le multe cambiano a seconda che tu sia un chitarrista rokkettaro che si esercita in giardino, o un bambino che fa gli esercizi di flauto, che tu stia studiando le scale al pianoforte o alla tromba, che tu stia cantando e facendo vocalizzi pop o lirici, che tu sia un batterista o un violinista… Per i compositori invece, è consigliabile farsi venire l’ispirazione tra le 9 del mattino e le 12,30 (si sa che il mattino ha l’oro in bocca…).

Dinnanzi alle proteste e allo sconcerto di ragazzi e insegnanti di musica, e di tutti quelli che vorrebbero riaprire nei weekend i loro locali per fare musica live, il Comune di Monselice forse penserà che, con tutti i sussidi ricevuti dal mondo della musica in questo periodo e con tutta la sensibilità per il tema mostrata delle amministrazioni pubbliche, sarebbe assai facile predisporre l’insonorizzazione totale di quei luoghi molesti in cui le note musicali rischiano di sprigionarsi. Se proprio non si vuole procedere con l’isolamento acustico, non resta che cambiare mestiere e passione. O residenza. O Paese.