Anche Miguel Bosé sembra essersi schierato dalla parte dei negazionisti: la celebre popstar spagnola sta facendo discutere per un tweet in cui, a proposito della pandemia da Coronavirus, parla di “grande menzogna dei governi“, attaccando anche l’esecutivo della Spagna, in cui vive.
Il suo tweet ha scatenato un putiferio sui social: Bosé sembra sostenere che i Paesi che hanno adottato le misure meno restrittive, come quelli del Nord Europa, siano l’esempio da seguire in quanto non avrebbero abboccato ad una menzogna di Stato, presumibilmente quella sulla pericolosità e letalità del Covid-19. Bosè ritiene dunque che l’epidemia non esista? Che sia una bugia architettata dagli Stati del Sud dell’Europa per favorire interessi finanziari e gruppi farmaceutici?
“La Svizzera, come i paesi nordici in Europa sanno fin dall’inizio della grande menzogna dei governi, compresa la Spagna“, ha scritto nel suo account su Twitter il cantante spagnolo, accompagnando il messaggio con un video che mostra persone senza mascherina e senza distanziamento fisico. Un video presumibilmente girato all’inizio di giugno 2020 a Ginevra, in Svizzera, città sede dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
SUIZA, COMO LOS PAÍSES NÓRDICOS DE EUROPA SABEN DESDE EL PRINCIPIO DE LA GRAN MENTIRA DE LOS GOBIERNOS, EL DE ESPAÑA INCLUíDO.
— Miguel Bosé (@BoseOfficial) June 4, 2020
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Le reazioni non si sono fatte attendere: molti utenti hanno ricordato a Bosè il numero delle vittime della pandemia da Covid-19 (nella sola Spagna oltre 27.000 morti e più di 240.600 casi di infezione), invitandolo a non alimentare fake news e ad usare la sua voce e il suo seguito sui social per fare corretta informazione. Tra i commenti critici anche quelli di parenti delle vittime, offesi dalla posizione di Bosé. Ma tra i suoi seguaci c’è anche chi sostiene la sgangherata tesi negazionista, ritenendo che la popolazione sia stata ingannata da un governo incapace di gestire un’influenza.
Non è la prima volta che Miguel Bosé si scaglia contro il governo spagnolo presieduto dal socialista Pedro Sanchez: già in passato aveva criticato il premier per uno spot pubblicitario del Ministero della Salute che ha cercato di sensibilizzare sui pericoli della pseudoscienza, sostenendo che Sanchez si stesse “vendendo alla lobby farmaceutica“.