Video e testo di Un’Altra Italia di Vincenzo Incenzo, il nuovo singolo è un messaggio di speranza

Un'Altra Italia di Vincenzo Incenzo arriva nel giorno della Festa della Repubblica ed è un messaggio di speranza


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Un’Altra Italia di Vincenzo Incenzo segna il ritorno del cantautore romano in radio. La scelta di pubblicare il singolo il 2 giugno non è casuale. Il brano vuole infatti essere un monito, lanciato in occasione della Festa della Repubblica, per il rilancio dell’Italia e di Roma, ferita dall’emergenza Coronavirus.

Il brano, che non sarebbe nato in periodo di quarantena ma prima, è un invito a non lasciarsi andare e combattere per rialzarsi, a riprendere un mano la propria vita e il proprio lavoro rimboccandosi le maniche per cercare di tornare alla normalità.

Un’Altra Italia è anche il singolo apripista di Ego, il nuovo album che l’artista rilascerà il 4 settembre. Sarà questo il naturale erede di Credo, che contava sulla produzione di Renato Zero, e sarà rilasciato come secondo album da cantautore di Vincenzo Incenzo, da anni al fianco dei più grandi artisti italiani come autore di successo.

In questo album, Renato Zero non ci sarà. La collaborazione tra i due artisti non si è interrotta, ma per questa esperienza ha voluto provare a muovere i suoi passi da solo, senza l’appoggio di un grande nome della musica italiana.

Il progetto di Credo, che anche in Italia aveva ottenuto un ottimo riscontro, ha poi raggiunto tutto il mondo. Il primo album da cantautore di Incenzo ha avuto quindi un corso molto lungo, quasi fino a raggiungere l’annuncio del rilascio del nuovo album che è avvenuto in occasione del lancio di Un’Altra Italia.

La macchina creativa di Vincenzo Incenzo non si ferma. Oltre alla scrittura del disco, sono pronti due musical. Saranno quindi mesi molto impegnativi per l’artista, che si prepara al lancio del secondo album di inediti in programma alla fine dell’estate. Seguiranno informazioni su una possibile dimensione live dell’album.

Testo Un’Altra Italia di Vincenzo Incenzo

Il pavimento ondeggia
Tutti in strada
Viene giù il soffitto
Nei terremoti del profitto
Io non sono come te
Brucerete la storia
Poi
Millanterete verità celesti
Isolando i diversi

Io non sono come te
Io credo alle pozzanghere
Che specchiano comete
A questo odore violento
Della vita per le strade
Che ci fa vinti e vivi
Sotto il temporale

Repubblica è morta
Orfani e cani
Si attaccano alla coda
Ad un nemico alla moda
Io non sono come te

L’udienza è tolta
Colpevole nessuno
Cavalca l’onda ormai
Questa idea di uomo
Di cui non ci sarebbe mai memoria

In un’altra Italia
In un’altra Italia
Un’altra Italia
Un’altra Italia

Ci sono cervelli in fuga
Cuori che scrivono
Volontari tra le macerie
C’è ancora un fuoco da custodire

Io non sono come te
Che torni l’alba ancora
Sopra i fiori
Che torni l’alba presto
Coi suoi colori elementari
E con un canto
A illuminare l’aria
In un’altra Italia
In un’altra Italia
Un’altra Italia

Dove chi è laureato
Non debba scappare
Dove essere anziani
Non sia una vergogna
Dove mai più nessuno
Muoia dentro un cantiere
Nella lista d’attesa di un ospedale

E si onori chi è morto cercando giustizia
E la casta non prenda in ostaggio un Paese
Dove un crollo, una strage
Abbia nomi e cognomi
Dove la minoranza
Non perda la voce
C’è un’altra Italia