Da oggi 1 giugno il download dell’app Immuni su Android e iPhone, solo 4 regioni test

Funzionalità effettive dal 3 giugno ma non per tutti, da dove si comincia

download dell'app Immuni

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Oggi 1 giugno è il grande giorno del download dell’app Immuni sul Play Store per dispositivi Android e su App Store Apple per iPhone. Al momento di questa pubblicazione. il tanto atteso strumento di tracciamento non è ancora disponibile ma dovrebbe esserlo nel pomeriggio, al più tardi in serata.

All’arrivo imminente dell’app Immuni erano già stati indicati altri approfondimenti e con l’inizio di giugno era già inteso che la situazione delle scorse settimane si sarebbe sbloccata. Sebbene, tuttavia, il download dello strumento parta solo fra poche ore per tutti i cittafdini interessati, l’utilizzo dello stesso riguarderà solo 4 regioni d’Italia (e non sei come previsto in un primo momento) dal prossimo 3 giugno,.

In pratica, chi effettuerà il download dell’app Immuni e allo stesso momento risulterà residente in Puglia, Abruzzo, Marche e Liguria da mercoledì 3 giugno sarà in grado di provare le funzionalità del tool. Ci sarà dunque una sorta di fase di test ristretta che non dovrebbe tuttavia durare molto, solo una settimana. Subito dopo, il tracciamento dovrebbe essere possibile ovunque in Italia, senza distinzione geografica.

Come ampiamente raccontato, l’app immuni ha la funzione di tracciare i contatti dei contagiati dal virus Covid-19 negli ultimi 14 giorni. Chi risulterà essere stato vicino ad un positivo ad una distanza anche minore a quella di sicurezza di 1 metro riceverà un alert che lo metterà in guardia del rischio appena corso. Il tracciamento avverrà in anonimato attraverso dei codici univoci associati agli utenti dell’app. Questi ultimi, solo al primo accesso dello strumento dovranno inserire qualche dato personale come il comune di residenza ma, successivamente, non andrà più fatto alcunché e l’app lavorerà in automatico.

Alla disponibilità al download dell’app Immuni, probabilmente, non seguirà la corsa allo strumento. I dubbi sulla gestione dei dati sensibili sono ancora oggetto di accese discussioni, anche politico. vedremo ora quale sarà la risposta degli italiani.