Roy Paci ricorda Giovanni Falcone in Siamo Capaci, il singolo del collettivo CIATU per le vittime della mafia

28 anni dopo la morte di Falcone Siamo Capaci di Roy Paci fa beneficenza sul territorio


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28 anni dopo ia Strage di Capaci Roy Paci ricorda Giovanni Falcone e tutte le vittime della mafia. Lo fa, l’artista siciliano, chiamando a raccolta tutti i suoi conterranei nel collettivo CIATU (Collettivo Indipendente Artisti della Trinacria Uniti) non soltanto per celebrare l’anniversario di una morte, ma soprattutto per ritrovare lo spirito del giudice Falcone e del suo collega Paolo Borsellino – insieme a tutti gli eroi dell’antimafia – e riproporlo alla memoria.

Siamo Capaci, un titolo dal doppio significato (il luogo della strage del 23 maggio 1992 e un grido di forza), vede anche la partecipazione di Mario Biondi, La Rappresentante Di Lista e Frankie Hi-nrg MC e ogni artista che ha partecipato al progetto ha registrato la propria parte da casa nel rispetto delle normative anti-COVID.

L’intento con cui Roy Paci ricorda Giovanni Falcone è naturalmente benefico: i proventi raccolti dalle vendite del brano saranno interamente devoluti alla scuola Pertini del quartiere Sperone di Palermo e in altre scuole sui territori difficili in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione.

Inoltre il ricavato delle vendite di Siamo Capaci, in collaborazione con Associazione Libera, serviranno a sostenere progetti educativi rivolti soprattutto ai giovani siciliani.

Il brano si presenta come una ballata dalle tante sfumature, dal folk declinato dai fiati al rap dal flow polarizzato sul sociale, fino a momenti di ensemble vocale che sono tipici della canzone collettiva a scopo benefico.

Il testo è stato scritto a quattro mani da Roy Paci e Giuseppe Anastasi e si presenta come un canto di rinascita in un momento storico di forti incertezze e grande paura, soprattutto di tanti interrogativi sul futuro. Scrive Roy Paci:

“Non c’è rabbia né rassegnazione nel testo, ma tanta speranza per il futuro della nostra amata Sicilia, che ci rende ‘capaci di dire no”.

Con questo brano Roy Paci ricorda Giovanni Falcone e ci invita a non sprofondare negli errori del passato.

Testo

“Quanta la passione quanto quel coraggio
quante foglie al vento in quella fine di maggio
rabbia che ti prende e che divora
niente che col tempo si consola
Si alzano le voci sopra questo inverno
gente per la strada in tutta Palermo
niente si poteva immaginare
gli angeli hanno smesso di volare

Ma qualcosa è successo oramai
oramai

(Rit.)
Siamo Capaci di ricominciare
di sollevarci e non cadere giù
siamo capaci di aiutare chi si sente solo
e non ci crede più
Siamo Capaci di guardare in alto
capire quello che ora non si può
siamo capaci siamo capaci di dire no
siamo capaci siamo capaci di dire no

Il dovere è vivere nel dovere
credere che il giusto sia l’essenziale
dire che sono anche affari miei
è qualcosa che fanno gli eroi
Tante volte è dura questa salita
giorni in cui ti giochi pure la vita
tanto quello che si può rischiare
tanto è quello che vogliamo dare

E qualcosa è successo oramai
oramai

(Rit.)
Siamo Capaci di ricominciare
di sollevarci e non cadere giù
siamo capaci di aiutare chi si sente solo
e non ci crede più
Siamo Capaci di guardare in alto
capire quello che ora non si può
siamo capaci siamo capaci di dire no
siamo capaci siamo capaci di dire no
siamo capaci siamo capaci

(Rap)
Noi ci siamo uniti in un grande salto
prima che / ricadesse a terra quell’asfalto
Infranto
il cuore ha i calli ma noi non siamo mai stanchi
davanti al loro coraggio ci uniamo per ricordarli
Siamo i bambini e gli anziani ma abbiamo sempre vent’anni
siamo gli sguardi di Peppino, Paolo e Giovanni
Siamo capaci di scegliere e di decidere
rinascere e vivere capaci di sorridere

(Rit. finale)
Siamo Capaci di ricominciare
di sollevarci e non cadere giù
siamo capaci di aiutare chi si sente solo
e non ci crede più
Siamo Capaci di guardare in alto
capire quello che ora non si può
siamo capaci siamo capaci di dire no
siamo capaci siamo capaci di dire no
siamo capaci siamo capaci di dire no”