Oggi 23 maggio ricorre la Giornata della Legalità. Le frasi di Falcone e Borsellino non possono che riecheggiare come monito per la libertà di ogni singolo individuo dalle catene della mafia e di ogni sistema di criminalità organizzata in Italia, come nel resto del mondo.
Si è scelto di commemorare in una sola giornata i due magistrati siciliani in concomitanza con l’anniversario della strage di Capaci di cui vittima fu Giovanni Falcone, sua moglie e pure la sua scorta sull’autostrada A29 presso la cittadina siciliana nell’ormai lontano 1992. Una sorte molto simile sarebbe toccata poi al collega e amico Paolo Borsellino ma nel centro di Palermo solo poche settimane dopo, ossia il 19 luglio.
Attraverso i pensieri e le frasi di Falcone e Borsellino deve restare di certo vivo il ricordo di questi due uomini che hanno scoperto il vaso di Pandora del sistema mafia in Italia, dei loschi accordi criminosi di Cosa Nostra ma pure delle tremende commistioni tra questa realtà e lo Stato. La Giornata della Legalità (per questo 2020) non si celebrerà come al solito con momenti di raccoglimento in luoghi fisici e dunque neanche in manifestazioni organizzate a causa dell’ancora attuale epidemia di Covid-19. A maggior ragione, dunque, riprendere le parole dei due magistrati, magari condividerle sul proprio social, inviarle a qualche amico o parente sarebbe ora il giusto modo per commemorare i due eventi significativi nel nostro recente passato.
Tra le più celebri frasi di Falcone e Borsellino c’è quella più che nota sul concetto di chi non ha paura di morire e che dunque morirà una volta sola e non tutti i giorni. Ancora, una in particolare in cui si fa riferimento alla necessità di fare tutti qualcosa e non girare mai la faccia di fronte a ciò che non è corretto e legale. Di seguito, tutti i i pensieri dei due amici magistrati che ognuno di noi dovrebbe leggere costantemente e non solo in questa Giornata della Legalità del 23 maggio.
La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine. (Giovanni Falcone)
Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo. (Paolo Borsellino)
Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola. (Giovanni Falcone)
A fine mese, quando ricevo lo stipendio, faccio l’esame di coscienza e mi chiedo se me lo sono guadagnato. (Paolo Borsellino)
La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità. (Paolo Borsellino)
L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza. (Giovanni Falcone)
Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d’accordo. (Paolo Borsellino)
Credo che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto. Contano le azioni non le parole. Se dovessimo dar credito ai discorsi, saremmo tutti bravi e irreprensibili. (Giovanni Falcone)