Goodbye a Little Richard, vero re del Rock’n’Roll, e a Florian dei Kraftwerk, gli inventori della musica elettronica|Needle

Ci hanno lasciati a pochi giorni di distanza; per ricordarli, ho realizzato questi Needle dove ascoltiamo i loro vinili


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Nel giro di pochi giorni sono volati nell’altra dimensione Little Richard, a Nashville il 9 maggio, e Florian Schneider, fondatore dei Kraftwerk, a Dusseldorf il 21 aprile. Se aggiungiamo anche la scomparsa il 3 maggio di Dave Greenfield, che segna la fine degli Stranglers, ci rendiamo conto che sono spariti altri tre importantissimi volumi della storia della musica di tre epoche diverse: Rock’n’Roll, Elettronica e Punk/New Wave.

Ci resta la loro musica. Per questo ho creato questi Needle dove ascoltiamo vinili che sono significativi per capire chi erano Little Richard e i Kraftwerk.

LITTLE RICHARD

Il Rock’n’Roll è una musica nera e Little Richard ne è stato il vero inventore con la sua “Tutti Frutti”. Fu la vera rivoluzione. Patti Smith mi ha raccontato che, quando era bambina, una domenica mattina stava andando alla messa mano nella mano con sua mamma quando, da una finestra dove abitavano dei neri, uscì la musica di “Tutti Frutti”. Rimase sconvolta perché attratta da quel ritmo mai ascoltato. Era il 1955. L’industria discografica capì immediatamente la forza di questa musica ma non poteva permettere fosse nera. Così, prima con Bill Haley con “Rock around the clock”, poi con Elvis Presley la fecero diventare bianca e meno “animalesca”. In questo Needle metto a confronto due versioni della “Tutti Fritti”, quella originale di Little Richard e quella edulcorata e ben confezionata che Elvis Presley registrò l’anno dopo e fu inserita nel suo album di esordio del 1956.

Keith Richards dei Rolling Stones mi ha detto che l’inizio “Tutti Frutti” (Wop bop a loo bop a lop bom bom!) è il miglior testo dell’intera storia del Rock.

KRAFTWERK

Il nome in tedesco significa “Centrale elettrica”. Da loro è nata la musica elettronica. Debuttano nel 1970, anche se tutto il mondo si accorse di loro nel 1974 quando pubblicarono “Autobahn”, disco che iniziava con il rumore di un’auto che si accende e si immette in autostrada con una colonna sonora che stupì chi, venendo dalla musica progressive che imperava, si ritrovò immerso in queste sonorità completamente nuove. Poi musicarono un viaggio nel treno con “Trans-Europe Express”, entrarono nel mondo dei computer fino ad affermare che siamo tutti robot. Li ho visti dal vivo e incontrati e intervistati alcune volte. Ho anche due foto che mi feci cono loro, nella tenuta rossa e nera dei robot, e con i loro manichini.

In questo Needle ho mixato “Trans-Europe Express”, “Autobahn”, “Computer world” e la famosissima “The robots”

Tutti i Needle li puoi trovare su www.redronnie.tv