Incontra nuovi ostacoli il 5G in Italia, questa volta dal Comune di Pistoia. Come riportato da ‘mondo3‘, la situazione per lo standard di rete di ultima generazione non è affatto roseo. Gli italiani continuano a nutrire diffidenza nei confronti del 5G, dato che – scrive l’Amministrazione comunale in una nota ufficiale – ‘mancano studi preliminari circa la valutazione del rischio sanitario per le persone e per l’ambiente‘.
Il Comune di Pistoia, pertanto, avrebbe optato per l’applicazione del ‘principio di precauzione‘ sancito dall’Unione Europea, scegliendo di prevenire eventuali rischi per la salute pubblica e restando in attesa che chi di competenza possa stabilire, una volta per tutte, se la tecnologia 5G possa essere definita sicura, oppure no (naturalmente sulla base di dati scientifici aggiornati). L’Amministrazione comunale della cittadina toscana ha vietato a qualsiasi operatore telefonico di procedere alla sperimentazione ed all’installazione di antenne con tecnologia 5G, in attesa che venga fatta finalmente luce sulla vicenda.
Il sindaco Alessandro Tomasi non ha avuto dubbi a riguardo, pensando in primis alla salute dei suoi cittadini. La comunità scientifica, infatti, non ha ancora fornito i riscontri necessari per poter confermare o smentire le eventuali ripercussioni che la tecnologia 5G possa avere sulla salute dell’uomo. Del resto, il Comune di Pistoia non è stato il sole ad opporsi alle installazione degli impianti 5G: come vi abbiamo riferito in questo articolo, Iliad ha incontrato diverse difficoltà nel corso del mese di maggio (ma anche prima). Il discorso naturalmente si estende a tutte le compagnie telefoniche che lavorano nel campo del 5G, e non riguarda, in senso stretto, solo il quarto operatore nazionale. In ogni caso, diffidiamo chiunque dall’appiccare incendi a ridosso degli impianti, come già accaduto altre volte in passato. Va bene prevenire con le dovute precauzioni, ma il vandalismo è un’altra cosa.