È morto Ezio Bosso, il compositore, direttore d’orchestra e pianista torinese. La triste notizia arriva dal Corriere Della Sera.
Ezio Bosso era entrato nel cuore di tutti da quando Carlo Conti lo fece partecipare al Festival Di Sanremo 2016. In quell’occasione il maestro si esibì come ospite d’onore con il brano The Following Bird tratto dall’album The 12th Room.
Dal 2011 Ezio Bosso conviveva con una malattia neurodegenerativa che gli diagnosticarono a seguito di un’operazione per un tumore al cervello. La sua malattia, tuttavia, non gli aveva impedito di fare musica fino al settembre 2019 quando in occasione della Fiera Del Levante di Bari dichiarò di non riuscire più a suonare il pianoforte con una preghiera accorata al pubblico: “Se mi volete bene smettete di chiedermi di suonarlo”.
Il maestro aveva riferito che due dita non rispondevano più agli stimoli e per questo non poteva più suonare, anche se poteva continuare a dirigere l’orchestra.
In un’intervista rilasciata poco prima di abbandonare il pianoforte Ezio Bosso aveva dichiarato di non servirsi degli spartiti durante le esecuzioni dal momento che sapeva tutto a memoria. Ancora, recentemente al Corriere Della Sera aveva raccontato di essere al lavoro su alcune partiture che probabilmente non avrebbe mai diretto.
A proposito dell’isolamento imposto dal governo per il contenimento della pandemia aveva riferito di avere tanta voglia di abbracciare i suoi amici.
Il maestro non era amato soltanto in Italia: tutto il mondo apprezzava la sua arte e non a caso era stato direttore d’orchestra per The London Strings e aveva lavorato anche per il cinema. Sue, infatti, sono le musiche scritte per i film Io Non Ho Paura e Il Ragazzo Invisibile di Gabriele Salvatores per i quali vinse anche due David Di Donatello.
A soli 48 anni è morto Ezio Bosso, un esempio di forza e passione incondizionata per la musica.