Serie A taglio stipendi, 5 cambi, convivenza contagiati. Meno soldi e più competizione

Riparte la nuova Serie A anti Coronavirus. 5 sostituzioni, stipendi ridotti, due gironi di serie B e la convivenza con il Coronavirus. Spadafora e Tommasi gli ostacoli principali da superare

Salary Cap vs Coronavirus

Coronavirus. Pronto salary cap


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Finalmente riparte la Serie A. Le squadre tornano al lavoro nei rispettivi centri sportivi. Per scongiurare la diffusione del Coronavirus per il momento sono consentiti soltanto gli allenamenti individuali. I giocatori pertanto sono stati divisi per gruppi, campi ed orario; non faranno la doccia in sede; saranno sottoposti a continui controlli .

E’ una ripresa complicata, lenta sofferta ché il Coronavirus non è stato ancora sconfitto. Sarà tutto complicatissimo, ma la Serie A è chiamata ad uno sforzo di organizzazione e responsabilità per favorire il ritorno alla normalità e contribuire alla rinascita dello Sport dell’Italia.

Contro il Coronavirus ci vuole coraggio, bisogna assumere decisioni coraggiose ed andare avanti con grinta anche quando sorgeranno intoppi e difficoltà. E’ quello che gli sportivi fanno in ogni competizione: superare i propri limiti e risolvere i problemi. Si resta pertanto stupiti dai continui dinieghi del rappresentante dei calciatori Damiano Tommasi che quanto a NO è riuscito a superare persino il Ministro dello Sport Spadafora. Il nuovo mantra adesso  è: al primo contagiato fermiamo tutto! Dunque secondo questo ragionamento, nella fase 2 e 3, qualora si scopra un macchinista, una commessa, un medico contagiato si fermeranno e chiuderanno treni, supermercati, ed ospedali? Ma proprio per nulla. Ed allora perché la Serie A dovrebbe sottrarsi questa lotta? Chi non vuole combattere resti a casa e faccia posto ad altri più coraggiosi.

Diverse le novità che ci attendono nel futuro prossimo venturo che vedrà tutti convivere con il Coronavirus: maxi ritiri;  partite a porte chiuse con tutte le difficoltà neurofisiche immaginabili; gare a ritmo serrato ogni tre giorni; cinque sostituzioni per scongiurare l’affaticamento eccessivo, una possibile riforma dei campionati con eliminazione della Lega Pro ed una serie B a due gironi con promozione garantita per due formazioni centro meridionali; il taglio degli stipendi e l’introduzione del salary cap sul modello delle leghe sportive USA.

La Serie A potrebbe infatti introdurre dei salary cap per ridurre gli ingaggi spropositati degli atleti, abbassare i costi aziendali e favorire una maggiore competitività tra i club. E’ la filosofia base dello sport USA dove la prima cosa che conta è garantire a tutte le franchigie lo stesso livello di competitività per dare interesse ad un campionato ogni anno vinto da una squadra diversa. Meno soldi, più competizione. Vi piace l’idea???