L’integrazione tra streaming e sala cinematografica: è questa la soluzione indicata da Mio Cinema, una nuova piattaforma digitale che, invece di esasperare il conflitto tra i due mondi punta all’alleanza. I promotori dell’iniziativa, che l’hanno raccontata durante una conferenza stampa virtuale, sono Andrea Occhipinti di Lucky Red, Antonio Medici, presidente di Circuito Cinema e Gianluca Guzzo di My Movies, partner tecnologico dell’inziativa.
Il cuore di tutto è la piattaforma, www.miocinema.it: esordio il 18 maggio – sul sito per ora è visibile il countdown – con il primo titolo, non passato in sala, Les Misérables di Ladj Ly, vincitore a Cannes 2019 del Premio della Giuria, a un costo di noleggio di 7 euro. All’atto dell’iscrizione alla piattaforma verrà chiesto di indicare anche il proprio Cap, sulla base del quale l’utente potrà scegliere la sala più vicina sul territorio tra quelle di Circuito Cinema, che diventerà il suo cinema di riferimento.
Su ogni acquisto, a questa verrà riconosciuta una percentuale del 40% sul prezzo del biglietto, a fronte della costruzione di un canale di comunicazione tra cinema e spettatori che punti sulla promozione dei titoli distribuiti sulla piattaforma – e in generale alla costruzione di un rapporto più diretto e continuativo tra esercenti e loro pubblico, un aspetto che diventa sempre più essenziale per la sopravvivenza dei cinema.
Secondo Antonio Medici la rete di Circuito Cinema conta attualmente circa 75 sale per 200 schermi complessivi, e l’obiettivo è quello di raggiungere entro il 18 maggio 100 sale, con un bacino potenziale di circa 7 milioni di spettatori. Sale che, come i distributori coinvolti, tra cui Lucky Red, Bim, Cinema, Teodora, hanno a cuore il cinema d’autore e non quello eminentemente commerciale – ragion per cui i film saranno distribuiti in versione originale con sottotitoli.
Mio Cinema vuole costruire un circuito virtuoso tra piattaforma digitale e sala cinematografica. Il che significa che, da un lato, gli esercenti lavoreranno sulla comunicazione per promuovere i titoli che andranno sulla piattaforma. E che, quando le sale riapriranno, potranno esserci, per i nuovi titoli in streaming, proiezioni, iniziative speciali, incontri con registi e attori in sala per il lancio dei film.
MiovCinema quindi non vuole essere una soluzione transitoria per affrontare l’emergenza, ma una nuova modalità di offerta che mira alla convergenza di due soggetti non più litiganti. Anche perché, e questo è ormai chiaro, il digitale e la sala non sono due universi sovrapponibili che veicolano esattamente gli stessi prodotti e contenuti. Nell’ampia offerta di film esistono titoli chiaramente destinati alla sala, perché in grado di intercettare pubblici più ampi. Altri invece, soprattutto i film d’autore che, come sottolinea Andrea Occhipinti, “vengono dai festival, italiani e stranieri, hanno difficoltà a trovare spazio nelle sale o hanno una distribuzione breve, veloce, frustrante e poi scompaiono”. Proprio questi possono trovare più facilmente visibilità on line, però in un’ottica integrata in cui siano sia la piattaforma che la sala a trarne giovamento.
Il progetto Mio Cinema, inoltre, in accordo con la sua vocazione di cura autoriale, prevede che ogni film in prima visione verrà supportato da un’offerta contestuale di altri titoli di library tematicamente collegati, a un prezzo differente, tra i 2,90 e i 3,90 euro. Nel caso di Les Misérables si tratterà di altre 15 Palme d’Oro a Cannes. Al film di Ladj Ly seguiranno settimanalmente, altri titoli, i primi saranno Dopo Il Matrimonio di Bart Freundlich, Il Meglio Deve Ancora Venire di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte e l’ultimo film di Xavier Dolan Matthias & Maxime. Per i film già usciti in sala verrà sempre rispettata la finestra di esclusività di 105 giorni.