A poche ore dalla Festa del Primo Maggio arriva il messaggio di Antonello Venditti agli artisti sui social, quelli che hanno trasformato i loro profili e le loro pagine in palcoscenici con appuntamenti fissi, rubriche e occasioni per ascoltare musica nuova. Una risposta, quella del cantautore romano, che arriva proprio sui suoi social per trovare più spazio.
Il messaggio di Antonello Venditti agli artisti sui social
“Antonello perché non parli? Antonello perché non ti fai vedere? Il mio silenzio lo dedico a tutti gli artisti veri che non hanno diritti e a tutti coloro che non hanno voce… Si avvicina il Primo Maggio e vorrei che si tramutasse in una giornata del silenzio della musica a favore di tutti quelli che ci lavorano senza essere minimamente calcolati né sentiti! Chiedo a tutti i miei colleghi una giornata lontana dai socials e dalla televisione per far capire che la musica tutta è cultura e fa parte essenziale della nostra vita! Rispetto e diritti per chi ci lavora ed amore per i fan che l’aspettano e la amano incondizionatamente”.
Parole, quelle di Antonello Venditti, che sono state raccolte anche da Vasco Rossi e che sono una risultante di un appello lanciato dallo scrittore Stefano Massini a Piazzapulita e al quale hanno aderito, tra i tanti artisti, Laura Pausini, Gianna Nannini, Alessandra Amoroso, Jovanotti e dal mondo dello spettacolo anche Pierfrancesco Favino, Fabrizio Bentivoglio, Ferzan Ozpetek e tanti altri.
Far capire l’importanza della musica con un giorno di silenzio
A questo giro Antonello Venditti spiega quanto sia importante far comprendere al governo, al pubblico e a tutte le istituzioni quanto sia importante la musica proponendo un giorno intero senza la loro arte al servizio dei media e dei social media.
L’appello ricorda anche quanto riportato da Nick Cave sul suo sito The Red Hand Files quando in risposta ad alcuni fan aveva spiegato che gli artisti, in questo periodo storico dominato dal lockdown e dunque dalla chiusura dei concerti e degli studi di registrazione, dovrebbero riflettere sul loro ruolo anziché gettarsi a capofitto in appuntamenti fissi con le dirette sui social.
Una simile riflessione era arrivata anche dal rapper Nesli durante una puntata del format #iorestoacasa Monina di Optimagazine ma soprattutto da Gianni Togni che aveva sottolineato il rischio che gli artisti corrono ogni giorno da quando hanno iniziato le esibizioni da casa: apparire come autocelebrativi.
Per questo Antonello Venditti propone di azzerare tutto almeno per un giorno per far capire che quando la musica non c’è arriva un grande silenzio, e proprio quel silenzio deve essere il grido che gli artisti dovrebbero alzare per evidenziare la loro importanza.
Per via delle tante chiusure a seguito della pandemia da Coronavirus, infatti, gli artisti vogliono fare notare al governo italiano quanto la musica sia sottovalutata e con essa il ruolo dell’artista. È delle ultime ore, a tal proposito, la denuncia social del cantante della band romagnola Ponzio Pilates multato dai carabinieri per essere andato nel suo magazzino di Cesenatico a recuperare i suoi strumenti. I militari gli avrebbero detto: “Fare il musicista non è un lavoro, è un hobby”.
L’appello di Antonello Venditti agli artisti serve anche per questo: un giorno di silenzio per far capire quanto sia orribile una quotidianità senza musica.