Esattamente cosa significano le sole visite ai congiunti dal 4 maggio al via della Fase 2 di questa emergenza Covid-19? I fidanzati potranno vedersi fra pochi giorni o dovranno rinunciare ad incontri reali con la sola alternativa di videochiamate e telefonate?
In relazione alla questione “fidanzati” va prima chiarito il significato della parola congiunti secondo la definizione giuridica dell’articolo 307, al comma 4 del Codice Penale. Proprio legalmente per prossimi congiunti si intendono gli ascendenti e i discendenti (in pratica i genitori e figli), il coniuge (dunque marito o moglie) , la parte di un’unione civile tra persone dello stesso sesso e ancora i fratelli, le sorelle e pure gli affini nello stesso grado. Rientrano nella stessa categoria anche gli zii e i nipoti.
Nella definizione giuridica di congiunti è chiaro come non rientrino affatto i fidanzati, purtroppo per tutti coloro che hanno appunto un legame stabile con un’altra persona non certificato né da un matrimonio, né da una forma di unione civile. Non è un paese per fidanzati l’Italia verrebbe da dire, almeno in questa Fase 2 di emergenza Covid-19 visto che un qualsiasi rapporto di prossimità fisica (sempre con le dovute precauzioni) tra innamorati non è per nulla contemplato dal Dpcm presentato da poche ore dal presidente Giuseppe Conte.
C’è ancora una speranza per tutti i fidanzati d’Italia di ricevere un trattamento simile a quello dei congiunti prima dell’entrata in vigore della Fase 2 dell’emergenza? Il testo presentato da Giuseppe Conte nella serata di ieri, domenica 26 aprile, ha ancora la natura di bozza. Per questo motivo la speranza è che la questione sia ripresa in esame dal Governo e dalla stessa task force al lavoro in queste settimane per limitare i contagi. Lo scontento di milioni di italiani in relazione a legami anche molto solidi (basti pensare anche a coppie in procinto di sposarsi nei prossimi mesi) potrebbe smuovere qualcosa.