Fa ancora discutere l’app Immuni e la sua presunta ingerenza nella vita privata dei cittadini italiani, in questo periodo di emergenza Covid-19. Lo strumento di Bending Spoons è stato individuato come quello ufficiale per tracciare i contagi nella nostra nazione dopo l’intervento del commissario straordinario Arcuri ma ora il Copasir, ossia il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica ha deciso di indagare proprio sul tool per capire come funziona esattamente ma anche altro.
Proprio il presidente Copasir Raffaele Volpi ha parlato dell’app Immuni dichiarando che con essa vanno vagliati tutti gli effetti in materia di sicurezza nazionale. La prima cosa che di certo va appurata è pure l’architettura societaria di Bending Spoons, ossia la società che l’ha sviluppata. Questa ha anche una sede in Danimarca e ha 48 soci, con una piccola quota anche dei figli si Silvio Berlusconi Barbara, Eleonora e Luigi.
Ancora di più l’app Immuni andrà spiegata nelle sue modalità esatte di funzionamento, sempre secondo il Cosapir. Mentre altri paesi anche europei sono stati pure restii ad adottare misure di tracciamento come quella italiana, per la sicurezza dei cittadini sempre lo stesso Volpi chiede che si conosca esattamente ogni aspetto dello strumento, anche lato codice che dovrà essere pubblico e accessibile per tutti. Intanto c’è da dire che la stessa BendingSpoons ha dichiarato di voler concedere alla Presidenza del Consiglio la licenza d’uso aperta, gratuita e perpetua dell’app, proprio del codice sorgente e di tutte le componenti applicative della stessa.
Il Cosapir si riunirà questo mercoledì per scegliere la linea da adottare per l’indagine sull’app Immuni. Più che probabile sarà l’audizione con il commissario straordinario Arcuri. Quest’ultimo si è detto già disposto a riferire su ogni aspetto di sua competenza per il nuovo strumento di tracciamento per il Covid-19. Seguiremo di certo gli viluppi della vicenda.