Belén Cuesta da Vis a Vis a La Casa de Papel: perché è stata scelta come Manila, primo personaggio transgender

L'attrice rivelazione spagnola Belén Cuesta era già in Vis a Vis prima di arrivare ne La Casa de Papel come Manila, primo personaggio transgender


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Nella terza era apparsa solo in alcune inquadrature, ma nella quarta stagione de La Casa de Papel la new entry Manila si è imposta all’attenzione del pubblico come nuovo membro della banda, fino ad allora rimasta in incognito tra gli ostaggi. L’attrice Belén Cuesta non era passata inosservata nemmeno come “comparsa” nella stagione precedente, complici i tanti primi piani che non a caso le sono stati riservati, ma solo nella quarta ha rivelato il suo ruolo.

Si tratta di Juanito, anzi, di Julia. Perché quello della Cuesta è anche il primo personaggio transgender della serie Netflix. Un asso nella manica che il Professore, su suggerimento di Berlino, ha introdotto tra gli ostaggi per tenerli d’occhio e monitorare eventuali ribellioni. Solo a metà della quarta stagione (qui la nostra recensione) il suo personaggio si è rivelato per quello che è: figlia di un amico di Mosca, ex compagna di rapine di Denver prima della transizione, Julia era stata arruolata già prima della rapina alla Zecca di Stato e ora è entrata a far parte della banda per quella alla Banca di Spagna col nome in codice di Manila.

Come altri personaggi, ha avuto la sua visibilità solo ad un certo punto del racconto, dopo essere rimasta perlopiù in disparte, come accaduto a Marsiglia, ora braccio destro del Professore ma nella terza stagione quasi invisibile. Gli sceneggiatori hanno preferito innestare personaggi laterali da far intervenire nella trama quando più necessario. Nel finale della quarta stagione, ad esempio, Manila si trova ad affrontare la rogna Arturito, determinato a mettersi in mostra guidando gli ostaggi in una rivolta contro i loro carcerieri.

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Belén Cuesta era già nota al pubblico spagnolo per la sua partecipazione a Vis a Vis, dove aveva lavorato proprio con lo showrunner de La Casa de Papel Alex Pina, che è tra i creatori della saga carceraria al femminile. Il suo ruolo era quello di Yolanda, la ragazza di cui Macarena prende il posto letto in carcere e di cui scopre la sim contenente le indicazioni sul bottino milionario di una rapina per cui è finita in carcere. La morte di Yolanda, torturata con un ferro da stiro da Zulema (Najwa Nimri, la Alicia Sierra de La Casa de Papel), ha innescato una serie di eventi in Vis a Vis, ma Alex Pina si è detto dispiaciuto che quel personaggio abbia avuto una vita così breve nella serie. Così, l’ha voluta ne La Casa di Carta in un piccolo ruolo.

Come sempre quando ci si trova di fronte ad un ruolo da transessuale, viene spontaneo chiedersi perché il ruolo sia stato affidato ad una donna cisgender e non ad una attrice transgender, come chiede a gran voce la comunità LGBTQ+ vista la scarsità di ruoli di questo tipo. Álex Pina ha risposto a Vertele che voleva semplicemente lavorare nuovamente con la Cuesta dopo averla avuta per poco sul set di Vis a Vis. In sostanza il ruolo è nato pur di averla nella serie e non viceversa, anche perché Pina ha dichiarato di aver faticato molto per conciliare gli impegni dell’attrice con quelli della produzione.

Dato che ha lavorato con noi a Vis a Vis, abbiamo voluto richiamarla per un altro progetto ed è stato molto complicato. Quando siamo riusciti ad aprire un varco stavamo finendo la Parte 3 e quindi il personaggio è arrivato quasi dopo la stagione.

La Cuesta, 36 anni, è considerata tra le migliori attrici della sua generazione: nel 2020 è risultata la vincitrice del premio Goya, gli Oscar del cinema spagnoli, come la migliore attrice protagonista per il film La Trinchera Infinita, battendo colleghe ben più note come Penélope Cruz, Greta Fernández e Marta Nieto.