Rinvio The Last of us Part 2, ecco perché sarebbe meglio rimandare PS5 e Xbox Series X

Il gioco di Naughty Dog non arriverà a maggio: la scelta del team di sviluppo potrebbe avere impatti anche su altre realtà?

The Last of Us Part 2

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Il rinvio di The Last of Us Part 2 dei giorni scorsi è arrivato un po’ come un fulmine a ciel sereno. Numerosi erano i fan del franchise di Naughty Dog che che già pregustavano il momento in cui il gioco sarebbe arrivato nelle loro mani. In un momento difficile come quello che stiamo vivendo, i videogame stanno rappresentando una sorta di porto sicuro. Paradossale, se si pensa a tutte le volte in cui, invece, i videogiocatori si sono sentiti dire “spegni quella console ed esci di casa”.

Leggere dunque, praticamente di botto, che The Last of Us Part 2 non arriverà in tempo all’appuntamento con gli scaffali ha scosso la community. E, contemporaneamente, mi ha spinto a riflettere su quale sarà lo scenario videoludico dei prossimi mesi. Possibile che l’effetto domino di questo rinvio possa coinvolgere anche PS5 e Xbox Series X?

The Last of Us Part 2 a data da destinarsi, quale lo scenario?

Il secondo capitolo del brand di Naughty Dog non sarà della partita dunque sul finire di maggio, bisogna farsene una ragione. Un destino che toccherà anche a Marvel’s Iron Man VR, che di fatto ha optato per la stessa strategia in materia di rilascio. E sono due uscite che, allo stato attuale, non hanno una finestra in cui possono essere allocate, temporalmente parlando. Non si sa quindi quando potranno effettivamente arrivare sugli scaffali dei negozi.

Una situazione che chiaramente scombussola, e non di poco, i piani dell’intera industria videoludica. Senza poi dimenticare di prendere in considerazione il fatto che questo crea un precedente non da poco, a cui potranno seguire iniziative similari di altri studi di sviluppo e publisher.

Chiaro è, infatti, che due pezzi da novanta del calibro di The Last of Us Part 2 e dell’alter ego di Tony Stark richiedano il proprio personale spazio sugli scaffali. Uno spazio che potrebbe essere anche più ingombrante di quanto originariamente si potesse immaginare. E il rinvio a data da destinarsi ci fa pensare a un possibile riposizionamento nel periodo pre-autunnale. Una scelta che porterebbe altri a rivedere i propri piani, in virtù della ricerca della giusta esposizione mediatica, da non condividere assolutamente.

Basti pensare, per fare giusto un nome, a Cyberpunk 2077. Già rinviato a sua volta, come il gioco di Naughty Dog, ma che potrebbe riproporsi più in avanti a sua volta. Un po’ per necessità di lavorazione – ottima cosa lo smart working, ma di certo rallenta il processo di sviluppo. Un po’ perché, effettivamente, CD Projekt RED non vuole rischiare di dividere la sua platea con i fan di Ellie e Joel.

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PS5 e Xbox Series X che fine faranno?

Con diversi titoli che quindi potrebbero essere costretti, volenti o nolenti, a rivedere i propri piani d’uscita, la domanda si sposta quindi sulla next gen. Riusciranno Sony e Microsoft a rispettare la deadline autoimposta, oppure sceglieranno di rinviare l’uscita di PS5 e Xbox Serie X?

L’ipotesi migliore è che i due colossi scelgano di spostare a loro volta l’arrivo sul mercato delle nuove piattaforme. E le motivazioni sono anche in questo caso diverse.

Da un lato abbiamo potenziale difficoltà nel soddisfare la richiesta, in virtù di probabili problematiche nella produzione. Il lockdown di grandi aree globali ha senza dubbio rallentato l’operatività delle fabbriche, impegnate nel confezionamento delle componenti delle console. Possibile che quindi non si riesca a soddisfare la richiesta del day one.

D’altro canto anche lanciare PS5 e Xbox Series X sul mercato, con gli attuali ritardi di The Last of Us Part 2 e chi si unirà a questo coro, sarebbe controproducente. Si rischia in sostanza di “castrare” le ambizioni economiche dei diversi publisher, considerando che la next gen farà gola a non pochi utenti. Giocatori che, complice magari risorse economiche non illimitate, si troveranno a dover scegliere in cosa investire i propri soldi.

Sarebbe meglio evitare dunque di creare un imbarazzo del genere? Oppure condensare tutto in un unico periodo, con buona pace delle finanze della community? Diteci la vostra, scrivendo nei commenti.

Intanto, per chi stesse aspettando The Last of Us Part 2, che fine faranno i preordini? Il nostro Andrea Guerriero ha provato a far luce sulla questione.