La richiesta PIN semplificato sul sito INPS sta diventando un vistoso grattacapo per molti titolari di partita IVA che, a partire dal prossimo 1 aprile, vorranno richiedere il bonus da 600 euro (così come previsto dal decreto Cura Italia. Abbiamo già lanciato un precedente approfondimento sulla procedura corretta da effettuare proprio per ottenere il prezioso codice di accesso ma purtroppo le difficoltà contro le quali si stanno scontrando molti utenti non sono poche.
Per opportuna informazione, anche quest’oggi 30 marzo va chiarito che la richiesta PIN attraverso il sito INPS risponde all’esigenza di non poter attendere, in questo momento di emercenza Covid-19, una parte del codice univoco e personale in arrivo via posta ordinaria. In pratica, esclusivamente per la richiesta del bonus da 600 euro garantito alle partite IVA iscritte alla gestione separata dell’INPS, sarà possibile effettuare la procedura online sul sito dell’ente o attraverso il contact center e procedere alla richiesta dell’indennizzo una tantum (appunto) solo con la prima parte di codice ottenuta.
Cosa fare, tuttavia, quando la richiesta codice PIN semplificato non va a buon fine attraverso il sito INPS? Piuttosto che contattare il canale Contact Center allo 803 164 (gratuito da rete fissa) o allo 06 164164 (a pagamento da smartphone), il team social spinge molto pure verso la richiesta assistenza al proprio ufficio provinciale INPS di riferimento. Evidentemente per non ingolfare i centralini principali, il suggerimento è quello di servirsi dei numeri locali che rappresentano l’ente previdenziale.
In questa lista ufficiale esaustiva, sono presenti tutti i numeri degli uffici e delle direzioni INPS , suddivisi per regione e anche per provincia, attivi anche durante l’emergenza Covid-19. Data la situazione attuale e l’urgenza rappresentata dalla procedura per il bonus da 600 euro destinato ai lavoratori autonomi, sarà possibile ottenere supporto anche attraverso i canali locali proprio per la richiesta PIN semplificato. L’obiettivo è quello di arrivare certamente pronti all’appuntamento di mercoledì 1 aprile per avanzare la domanda di indennizzo.