Il video del momento in cui Robbie Williams torna a casa dai figli segna la fine della quarantena preventiva a cui il cantante si è sottoposto nelle ultime due settimane. La moglie Ayda Field, che insieme a Williams è stata giudice della versione inglese di X Factor, ha pubblicato su Instagram le tenere immagini dell’istante in cui, dopo tre settimane di lontananza, la popstar ha potuto rivedere i suoi figli.
Il ritorno a casa di Robbie Williams
La Field ha pubblicato un video in cui i suoi figli più grandi, Theodora (Teddy) e Charlton Valentine (Charlie), rispettivamente 8 e 6 anni, corrono incontro al papà, lontano da casa da tre settimane. La coppia ha altri due figli, Colette Josephine (Coco), nata nel 2018, e l’ultimo arrivato Beau Benedict Enthoven, di cui la coppia ha annunciato la nascita a San Valentino, entrambi nati da madri surrogate.
Robbie Williams in quarantena
Due settimane fa Robbie Williams ha deciso di isolarsi negli Stati Uniti dopo aver fatto un viaggio di lavoro in Australia. Proprio lì aveva scherzato sul Coronavirus, quando all’uscita dell’aeroporto qualcuno gli ha chiesto se avesse paura del virus: “Lui ha paura di me?” aveva risposto con una battuta sgradevole e fuori luogo. Poi la decisione, tornato negli Stati Uniti, di restare in quarantena per due settimane, sotto parere medico. Un isolamento dalla famiglia che la popstar inglese ha riempito con appuntamenti quotidiani su Instagram ribattezzati “coronaoke”: in sostanza Robbie Williams si è inventato un suo format per intrattenere i fan, ma soprattutto per combattere la propria solitudine, collegandosi in diretta ogni sera alla stessa ora per circa mezz’ora o un’ora cantando su richiesta del pubblico, una sorta di karaoke domestico con le basi o i brani cercati su Youtube ed esibizioni improvvisate su una sedia davanti al pc. Un appuntamento diventato fisso negli ultimi giorni di quarantena, a cui Williams ha voluto dare il nome di “coronaoke” perché nato dall’isolamento forzato per l’emergenza Coronavirus.
La “dad dance” di Robbie Williams
Né più né meno quel che hanno fatto altri colleghi in tutto il mondo, certo, ma l’attitudine al cazzeggio di Williams ha reso l’appuntamento particolarmente simpatico. Oltre a cantare sue canzoni, Williams ha cantato di tutto, da Wonderwall degli Oasis a Dancing Queen degli Abba, da Stand By Me di Ben E. King a Stayn’ Alive dei Bee Gees. E non si è fatto mancare delle esibizioni da performer, certo limitate, ma comunque estrose, come quando ha ballato sulla sedia e ha dichiarato che continuerà a ballare in tutti i suoi show nonostante ormai non sia più giovanissimo: “Sì, sono un padre, un uomo di mezza età, ma mi piace ballare, sono un papà ballerino (‘dad dancer’), fatevene una ragione“. Eccone un esempio.
La “dad dance” è diventata così un tormentone delle sue dirette serali, durante le quali il cantautore ha anche avuto momenti più intimi col pubblico, raccontando ad esempio degli attacchi di panico che ha vissuto in alcuni giorni della quarantena, quando ha pensato di avere i sintomi del Coronavirus e si è affidato all’amore della sua famiglia per ritrovare un equilibrio innanzitutto psicologico: “Pensate profondamente all’amore, restate concentrati sull’amore e vedrete che la situazione migliorerà” ha consigliato a chi si trova nella sua stessa situazione.
Le dirette sono state interrotte quando il periodo di quarantena è terminato e Robbie Williams è tornato a casa dalla sua famiglia, ma ha promesso che riprenderà il suo “coronaoke”, diventato ormai una bella abitudine contro la solitudine forzata. Intanto, martedì 31 marzo, sarà ospite di Alessandro Cattelan nel format in live streaming E Poi C’è Cattelan Alive.
Artista poliedrico, showman, uno dei più grandi entertainer nel panorama musicale mondiale… e chiaramente un grande…
Pubblicato da E poi c'è Cattelan su Lunedì 30 marzo 2020
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