Novità sui concerti di Vasco Rossi nei Festival dopo le ultime fake news

I concerti di Vasco Rossi non sono ancora rimandati: si attendono le decisioni del Governo dopo il 3 aprile

vasco rossi a bologna

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Sono arrivate le ultime novità sui concerti di Vasco Rossi nei Festival. Alcune indiscrezioni, poi rivelatesi infondate, parlavano di un annullamento totale dei live previsti per il mese di giugno, senza che vi fossero conferme da parte del management del rocker di Zocca.

I concerti di Vasco Rossi non sono annullati e non si avranno notizie fino al 3 aprile, quando il Governo deciderà di allungare o ammorbidire le restrizioni attualmente in vigore per contenere il contagio da Coronavirus. Le decisioni in merito al tour del Kom sono quindi rimandate al 3 aprile, prima scadenza delle restrizioni imposte dal Governo.

Il ritorno di Vasco Rossi dagli Stati Uniti

Il tour di Vasco Rossi era in fase di preparazione, con la scaletta che stava prendendo forma a Los Angeles, dove si trovava il Kom. Partiti anche i lavori per il nuovo singolo, che dovrebbe uscire nei prossimi mesi ma del quale si sa ancora molto poco. Si tratterà del naturale erede di Se Ti Potessi Dire, che ha destinato alla rotazione radiofonica a partire dal mese di ottobre.

Gli auguri di Vasco a Libera di Don Ciotti

In questi giorni di isolamento domestico, Vasco Rossi ha anche trovato il tempo di fare i suoi auguri a Libera di Don Ciotti, che ha appena tagliato il traguardo dei primi 25 anni dalla sua fondazione. Vasco si è lasciato andare a un lungo post sui social nel quale ha raccontato della lunga amicizia che li lega, nata nel segno di Fabrizio De Andrè.

Il caso di Vita Spericolata di Vasco in Germania

L’isolamento domestico di Vasco Rossi ha anche fatto emergere un particolare interessante della sua Vita Spericolata, della quale avrebbero voluto modificare il testo, in Germania. Il Blasco non aveva però acconsentito alla modifica del brano, sostanziale, come racconta qui di seguito:

“Quando mi mandarono la traduzione, non credevo a quello che stavo leggendo. Invece di ‘Voglio una vita spericolata, voglio una vita come Steve McQueen’, c’era ‘Voglio una vita spericolata, voglio una vita come Erroll Flynn’. Loro dissero che in Germania Erroll Flynn era come Steve McQueen in Italia. Ovviamente non diedi il mio permesso”.

L’anima di Vasco si riflette nelle sue canzoni

La quarantena è anche un momento di riflessione per Vasco, che racconta dell’importanza del contenuto di un brano, nel quale riesce a essere completamente se stesso.

“Nelle canzoni riesco a essere me stesso, a parlare di me in modo del tutto sincero. Nella vita no. Perché nella vita c’è la ragione, nelle canzoni c’è solo l’istinto. Quando parlo con gli altri, automaticamente si mette in moto una serie di meccanismi che hanno a che vedere con la razionalità, il buon senso, il timore che quello che stai dicendo possa essere interpretato male o strumentalizzato. Uno dei problemi di essere un personaggio pubblico è che ogni tua parola viene pesata, misurata e poi ingigantita”.

E continua:

“Se tu prendi una mia frase e la decontestualizzi, la inserisci in un altro discorso, in un altro ambiente, dai a quella frase un senso diverso, a volte completamente diverso. Questo mi fa paura. In una canzone non ho paure, non ho paura di nulla. Faccio in modo che la ragione resti fuori dalla porta. Se bussa, non la faccio entrare. La ragione, in una canzone, è pericolosa, perché impedisce al cuore di esprimersi. Nella vita di tutti i giorni noi siamo cuore e cervello, ma nella musica devo stare attento che il cervello non si metta davanti al cuore e gli faccia ombra”.