Bufera sul video di Burioni a Che Tempo Che Fa del 2 febbraio: posizioni esatte del virologo

Un filmato con protagonista il virologo alla trasmissione di Fazio sta impazzando su social e web

video di Burioni a Che Tempo Che Fa

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Potremo definirla una vera e propria bufera social quella scatenata dal video di Burioni a Che Tempo Che Fa lo scorso 2 febbraio. L’intervento del virologo e professore alla trasmissione di Fabio Fazio di ormai quasi due mesi fa è stato confezionato in un filmato ora in circolazione su WhatsApp, Facebook e Twitter. Questo ha lo scopo di mettere in luce la presunta superficialità con la quale è stata inizialmente affrontata l’epidemia da coronavirus anche in Italia. La stessa clip fa riferimento anche all’intervista effettuata, sempre nella stessa trasmissione, al Ministro della Salute Speranza.

Il video è reale come le dichiarazioni di Burioni e Speranza?

Ad onor del vero va detto immediatamente che il video di Burioni a Che Tempo Che fa dello scorso 2 febbraio è reale. Naturalmente il filmato presenta dei tagli all’intervista e non tutte le dichiarazioni del virologo ma quanto riportato sul rischio zero di contrarre l’epidemia nel nostro paese proprio all’inizio dello scorso mese corrisponde a quanto pronunciato realmente.

Allo stesso tempo, anche le parole del Ministro Speranza sulle misure di contenimento del coronavirus ritenute, sempre il giorno 2 febbraio, valide e più che sufficienti sono del tutto vere.

Contesto dell’intervista di Burioni a Che Tempo che Fa del 2 febbraio

Il video di Burioni va sicuramente contestualizzato nel momento pre-epidemia che stava vivendo l’Italia proprio al 2 febbraio. Come riportato pure nella cronostoria di Agi.it del Covid-19, va specificato che proprio nei primi giorni dello scorso mese non era stata ancora accertata la circolazione del virus in Italia. I casi dei primi 2 cinesi allo Spallanzani di Roma erano altra cosa, perché i turisti erano provenienti dal focolaio dell’epidemia della terra d’origine.

Il primo caso considerato poi “autoctono” del trentottenne bresciano sarà certificato il 21 febbraio. Con quest’ultimo evento avverranno le vere misure di contenimento perché si accerterà che il cosiddetto paziente 1 non è stato direttamente in Cina e ha dunque contratto la malattia nel nostro paese.

Tutte le dichiarazioni del video di Burioni a Che Tempo Che Fa

Non c’è dubbio sul fatto che nel video incriminato con protagonista Burioni si parli di rischio zero di contrarre il virus in Italia. Come segnalato precedentemente, il primo caso di contagio entro i nostri confini, è stato in effetti registrato il 21 febbraio, quindi 19 giorni dopo. Lo stesso virologo. a commento della dichiarazione, twittava (sempre lo scorso 2 febbraio) che in ogni caso la prudenza non sarebbe mai stata inutile.

Sempre Burioni, a commento della trasmissione con Fabio Fazio, parlava pure di rischio di sottovalutare le malattie infettive come errore imperdonabile.

In ultima battuta e pure in riferimento alle dichiarazioni di Speranza, sempre al 2 febbraio, erano stati riportati i dati ufficiali sul numero di contagiati totali in tutti i paesi del mondo, in relazione a quelli cinesi: 146 nel primo caso e 14.411 nel secondo.

Conclusioni finali e intervento di Burioni

Dopo le opportune precisazioni di contesto sul video di Burioni a Che Tempo che Fa, è indubbio (col senno di poi) che l’iniziale gestione dell’emergenza Covid-19 per noi italiani è stata artefice di effetti devastanti nel nostro paese.

Lo stesso virologo però ha chiarito come le sue dichiarazioni sul rischio di contagio per coronavirus siano risalenti, in realtà, anche a fine gennaio.