Il 26 marzo non poteva non partire con una nuova bufala legata al Coronavirus, considerando il fatto che da alcune ore a questa parte gira un messaggio WhatsApp a proposito di fantomatiche intercettazioni telefoniche per noi comuni mortali. Una fake news creata ad arte e con ingegno da parte di soggetti che evidentemente non sanno come impiegare il proprio tempo nell’ultimo periodo. Dopo quella delle gazzelle con telecamere e pronte a controllare i nostri scontrini dopo la spesa, come notato ieri, approfondiamo anche quest’altra vicenda legata ad un finto provvedimento.
Legge e provvedimento sulle intercettazioni telefoniche: tutto inventato
Provando ad esaminare il post diventato virale dapprima su WhatsApp, poi su Facebook, possiamo notare come si parli a vuoto di intercettazioni telefoniche. Si fa riferimento, in questo caso, ad una catena che in realtà non sia associabile ad alcuna legge o provvedimento. Il decreto in questione, che a conti fatti autorizzerebbe le Forze dell’Ordine a maggiori controlli sulle nostre comunicazioni private, non ha mai visto la luce. Nemmeno in una situazione così delicata come quella caratterizzata dalla diffusione del Covid-19.
Perché prima ho parlato di “ingegno” a proposito della diffusione di questa bufala? Nel messaggio WhatsApp che sto trattando questo giovedì, si fa riferimento ad un articolo pubblicato da fonte autorevole, vale a dire AGI, che avrebbe il merito di confermare le tesi portate avanti con il testo virale. Ora, l’articolo esiste e si parla effettivamente di intercettazioni telefoniche, ma leggendolo meglio si capisce che il significato sia diametralmente opposto.
La fonte, infatti, a fine febbraio aveva sì parlato di una nuova legge sulle intercettazioni telefoniche, ma allo stesso tempo aveva evidenziato come il nuovo decreto le rendesse ancora più improbabili. Basta questo per parlare di fake news a proposito di un finto provvedimento che ancora oggi 26 marzo gira tanto su WhatsApp.
La notizia è vera !
Non è una bufala !
Ma infatti non è solo sulle intercettazioni tel. Ma anche pc e piu nel profondo si parla di trojan governativo. Qui citate la fone dell’AGI infatti troviamo articolo inerente del 28 febbraio !
sarà falso oggi ma bisogna iniziare a preoccuparci per il futuro,sempre se ci sarà!
Infatti, gia quelle merde dell’unione europea hanno legalizzato le vpn pubbliche (illegali in altri stati) per poterci rubare i dati personali e togliere l’anonimato solo per i loro scopi e quelli delle grandi aziende, e queste vpn sono un mezzo utile anche ai ladri e ai truffatori in quanto possono entrarti nel pc e rubare account e carte di credito, vista la facilità di reperire l’indirizzo ip di chi naviga credendo di essere al sicuro, e da qui alle intercettazioni il passo è breve