Jonathan Nolan e Lisa Joy stanno davvero riuscendo a rendere Westworld più lineare e comprensibile? La risposta non è così scontata. Ciò che è certo, invece, è che anche in questa stagione le sorprese abbondano. Westworld 3×02 è particolarmente ricca di novità e colpi di scena, e ha spazio persino per un enorme crossover con Il Trono di Spade.
[Attenzione, spoiler!]
Nel corso dell’episodio, intitolato The Winter Line, David Benioff e D.B. Weiss appaiono infatti nei panni di due tecnici al lavoro sui personaggi di un parco. Li si sente parlare della necessità di portare qualcosa in Costa Rica, e questo qualcosa, si svela, è un drago. Sì, quel drago: Drogon.
Una sorta di meta-crossover, insomma, che trasla Westeros in Westworld e fa del secondo episodio della terza stagione un momento di autocelebrazione per due delle più colossali produzioni televisive HBO. Sono stati gli stessi Nolan e Joy a raccontare a Variety la genesi di questa curiosa incursione:
Quei tizi [Benioff e Weiss, ndr] sono le persone più gentili sulla faccia della Terra. Di solito quando si arriva in un network in cui va già in onda una serie molto importante – e ci siamo già trovati in quella situazione –, senza far nomi, si respira un clima particolare, come se qualcuno dicesse “Non ci teniamo a essere gentili con voi se siete gli ultimi arrivati”.
Siamo arrivati in HBO con una grande serie, una serie ambiziosa, in un momento in cui il loro show era ed è la cosa più incredibile che si sia mai vista in tv. E sono stati così accoglienti e così gentili con noi in una fase in cui portavamo avanti a fatica la prima stagione e cercavamo di capire come sarebbero andate le cose. Siamo rimasti amici.
Il cameo di Benioff e Weiss in Westworld 3×02 non può dirsi l’unico attestato di stima nei confronti del lavoro di Nolan e Joy. Sono ancora loro a rivelare a IGN come persino George R.R. Martin abbia tentato di contribuire all’evoluzione creativa della serie con l’idea del parco di Westerosworld, alla quale si è sovrapposta nel tempo la possibilità di un universo a tema Jurassic Park. Proprio da quest’amalgama è nato ciò che è effettivamente finito sullo schermo:
Non siamo riusciti a resistere all’idea di Jurassic Park. Discutevamo se ci dovesse essere o meno un parco chiamato Westeros World, che George R.R. Martin proponeva da anni, e ne abbiamo parlato a Dan e David – che sono nostri amici e con cui negli anni abbiamo scherzato molto a proposito di Jurassic Park […] e sono stati così gentili da accettare e lavorare con noi per una sera. Poi gli abbiamo offerto una birra, è stato un vero piacere averli sul set con noi.
Cosa dire invece dell’arrivo di Drogon in Westworld 3×02? La sua apparizione è frutto del lavoro congiunto del team di Westworld e di Pixamundo, a capo dello sviluppo degli effetti speciali nel Trono di Spade:
Ci siamo presi un po’ di tempo per riflettere e scegliere fra il Drogon della quarta e quello della quinta stagione, e poi su quanto dovesse essere grande la stanza e in quale posizione dovesse trovarsi il drago. Ma comunque, sì, è stata un’idea irresistibile.
Insomma, se – come è probabile – la mossa dovesse rivelarsi ininfluente dal punto di vista narrativo, rimarrebbe comunque una nota di dolore e una sorta di omaggio a una serie per molti aspetti rivoluzionaria. Simbolicamente più rilevanti sembrano invece i richiami alla seconda guerra mondiale nel nuovo parco di Warworld:
- Dinklage, Headey, Clarke, Harington, Coster-Waldau, Turner, Williams,...
Attraversiamo una fase in cui il significato di quel conflitto, il senso dell’ascesa del fascismo nel XX secolo, gli orrori della seconda guerra mondiale e dei nazisti vengono erosi e sovvertiti e manipolati e, francamente in modi davvero spaventosi, trasformati in un ca**o di videogioco.
All’inizio abbiamo pensato di ambientare il conflitto negli anni della guerra civile spagnola. […] La guerra civile spagnola era affascinante, ma mentre mettevamo insieme tutto ci siamo detti: “Chi ca**o stiamo prendendo in giro? Nel 2050 la seconda guerra mondiale sarà un videogioco come un altro. Qualcuno se ne sarà appropriato e l’avrà trasformata in qualcosa di piacevole. […] Chi meglio dei nazisti avremmo potuto decidere di fare a pezzi? Era inevitabile che finissero in uno dei parchi.
Westworld resta insomma carica di riferimenti e significati stratificati, e se il primo episodio della stagione sembrava quasi voler trasformare il colosso di Nolan e Joy in un thriller, The Winter Line riporta indietro le lancette ai tempi delle macchinazioni svelate e sovvertite nel giro di alcuni istanti. Difficile immaginare che il cammino possa farsi meno impervio nelle settimane a venire.
Ecco adesso un primo sguardo a Westworld 3×03: