Mentre monta l’emergenza Coronavirus negli Stati Uniti, con una progressione preoccupante soprattutto a New York e nello Stato della California, le produzioni delle serie tv ormai ferme da qualche giorno – e in particolare dei medical drama – si sono attivate per rendersi utili nel sostegno al sistema sanitario americano.
Molte società di produzione hanno deciso di donare risorse e materiali medici in loro dotazione agli ospedali colti impreparati di fronte all’arrivo del virus, anche perché solo qualche settimana fa l’amministrazione centrale americana sminuiva la portata e la gravità dell’emergenza globale.
Dalla tv alla realtà, i medical drama più famosi e seguiti d’America hanno deciso di intervenire concretamente per sostenere la sanità a fronte di una pandemia che si sta aggravando ogni giorno di più. E così, una volta chiusi i set e interrotte le riprese di praticamente tutte le serie televisive in corso, hanno iniziato a donare strumenti di protezione (camici, mascherine, tute e qualsiasi altro dispositivo utile) agli ospedali che si preparano ad affrontare una situazione simile a quella già verificatasi in Italia, in Spagna e presumibilmente in arrivo in altri Paesi d’Europa.
The Resident
Tra le prime produzioni ad intervenire per fronteggiare l’emergenza, quella di The Resident ha annunciato già una settimana fa di aver donato mascherine, camici e guanti al Grady Memorial Hospital di Atlanta, in Georgia, città in cui è ambientata la serie Fox. “Una donazione incredibilmente generosa“, l’ha definita una delle dottoresse dell’ospedale, la reumatologa Karen Law, raccontando l’arrivo a sorpresa del materiale e ringraziando per il bel gesto: “Ieri ho discusso seriamente con gli strutturati su come, nonostante la scarsità di scorte, fosse improbabile l’arrivo di una spedizione magica di maschere. Eppure, è arriva una spedizione magica di maschere, sotto forma di questo gesto molto generoso. Questo tipo di supporto della comunità significa molto per i nostri fornitori in prima linea che stanno facendo molti sacrifici per il personale dei nostri ospedali e per la cura della nostra comunità“.
Grey’s Anatomy e Station 19
Anche la ShondaLand di Shonda Rhimes, dopo aver interrotto le riprese di tutte le sue serie tv attualmente in produzione, ha donato camici e guanti agli ospedali di Los Angeles. La stessa Shondaland che produce anche Station 19, lo spin-off di Grey’s Anatomy sui pompieri di Seattle, ha donato ai vigili del fuoco dell’Ontario, in California, le maschere N95 in dotazione al set per aiutarli ad intervenire nell’emergenza. “Siamo tutti colmi di gratitudine per i nostri operatori sanitari durante questo periodo incredibilmente difficile e, oltre a queste donazioni, stiamo facendo la nostra parte per aiutarli restando a casa” ha dichiarato a TvGuide la showrunner di entrambe le serie Krista Vernoff.
The Good Doctor
La serie ambientata a Vancouver, dopo aver chiuso il set, ha deciso di donare alcune forniture agli ospedali locali.
New Amsterdam
Lo showrunner David Schulner ha confermato a The Hollywood Reporter di aver donato “tutto al Bellevue Hospital di New York“, dove è stata girata la serie. Prima di fornire il materiale in dotazione, c’è stata un’ispezione per verificare che fosse sicuro per l’uso ospedaliero, dopo che la guest star del medical drama Daniel Dae Kim è risultato positivo al virus.
One Chicago
Secondo TvGuide, anche il franchise NBC Chicago creato da Dick Wolf (Med, Fire e PD) si è attivato per far pervenire forniture di materiale ospedaliero alle strutture della città: “Siamo così felici che le cose che utilizziamo nella creazione di spettacoli di intrattenimento possano essere utili in una crisi sanitaria nella vita reale“, hanno dichiarato Andrew Schneider e Diane Frolov, showrunner del medical drama Chicago Med.
The Rookie
Anche la nuova serie medica di ABC The Rookie, attualmente alla seconda stagione, ha donato quel che ha potuto. Lo showrunner Alexok Hawley ha annunciato di aver invitato quel che era rimasto sul set ad uno dei più prestigiosi ospedali universitari della California: “Siccome siamo alla fine della stagione, non ne avevamo molto, ma ho pensato che un po’ aiutasse. Donato a UCLA Med“.
Raided The Rookie hospital set. With the season wrapped, we didn’t have a ton, but I figured every little bit helps. Donated to UCLA Med. pic.twitter.com/xvKITfKW6K
— Alexi Hawley (@AlexiHawley) March 20, 2020
Non solo i medical drama
Anche le produzioni di altre serie tv non strettamente di genere medico stanno intervenendo per fronteggiare la crisi di risorse. Il creatore di Pose Ryan Murphy ha annunciato che la sua casa di produzione avrebbe donato le mascherine usate sul set d’ambientazione ospedaliera: “Uno dei nostri set e location regolari è un ospedale dove nella stagione 3 Blanca lavora come consulente per AIDS / HIV. Oggi, abbiamo donato tutti i nostri materiali di scena all’ospedale del Monte Sinai per aiutare infermieri e dottori a combattere l’epidemia di Covid. Continueremo a dare quando e dove e come possiamo“, ha annunciato lo showrunner su Instagram.
E con tutta probabilità i gesti solidali continueranno ad arrivare sotto forma di raccolte fondi e donazioni spontanee nelle prossime settimane, che si preannunciano le più difficili per gli Stati Uniti secondo le proiezioni sulla diffusione del contagio.
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