La foto delle bare di Bergamo è un fake, nonostante l’immagine sia ancora virale sui social. Lo scatto che circola in questi giorni si riferisce, infatti, a un tremendo naufragio al largo di Lampedusa nel quale persero la vita decine di migranti.
In queste ore, l’immagine è stata utilizzata come monito per tutti coloro che ancora sottovalutano l’emergenza sanitaria, al grido di #stateacasa, senza preoccuparsi di alimentare una catena di disinformazione che – in questi tempi – potrebbe diventare molto pericolosa.
Un’immagine veicola il messaggio. E no, non va bene lo stesso per far capire questo o quello. A notizia reale devo corrispondere notizia reale, così da non creare quella confusione di cui non abbiamo certamente bisogno in questo momento così delicato.
La foto dei feretri risale al 2013
L’immagine che in queste ore sta circolando in rete non è stata scattata il 17 marzo ma risale al 2013. Lo scatto mostra l’hangar dell’aeroporto di Lampedusa con le 111 bare dei migranti che hanno perso la vita dopo il naufragio del 3 ottobre 2013.
Il numero di morti non è una bufala
La conta dei morti di Bergamo è, invece, un’amara realtà. La lunga colonna di feretri che ha lasciato la città lombarda nelle ore appena trascorse corrisponde a un’immagine che non si deve dimenticare. Un evento tragico, come lo ha definito il Primo Cittadino di Bergamo, che dovrebbe far comprendere la gravità della situazione sanitaria in cui versa l’Italia.
L’intervento del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana
“Purtroppo i numeri del contagio non si riducono, continuano a essere alti e tra poco non saremo in grado di dare una risposta a chi si ammala. Vi stiamo chiedendo un sacrificio per salvare le vite umane. Forse non lo avete ancora capito ma ogni uscita di casa è un rischio per voi e per gli altri. Se si dovesse andare avanti con comportamenti errati chiederemo al governo di emanare provvedimenti ancora più rigorosi”.