Con l’allarme Coronavirus arrivato, con notevole ritardo, anche negli Stati Uniti, molte produzioni televisive si stanno fermando per prevenire il rischio contagio: stop alle riprese anche per Grey’s Anatomy 16, in via preventiva, come per tanti altri set messi in pausa per tutelare artisti e lavoratori (tra i primi a fermarsi, per un caso di contagio, quello di Riverdale).
Mentre l’amministrazione americana sembra procedere a rilento minimizzando il problema e cercando di circoscriverlo alla sola Europa, nella società civile e produttiva si cerca di correre ai ripari in tempo utile, fermando le attività che per loro natura prevedono contatti ravvicinati tra le persone e per questo rappresentano un potenziale ambiente contagioso.
Grey’s Anatomy 16 è una delle produzioni che ha deciso di fermarsi: la ShondaLand di Shonda Rhimes, che cura la produzione esecutiva della serie per ABC, ha disposto lo stop delle riprese giovedì 12 marzo, inviando una comunicazione al cast e alla troupe in cui si annuncia la decisione di interrompere la lavorazione della sedicesima stagione in modo preventivo. La scelta di fermarsi arriva nel rispetto delle indicazioni del sindaco Eric Garcetti, primo cittadino di Los Angeles, città in cui si gira il medical drama, che ha invitato tutti ad evitare gli assembramenti di persone per limitare la circolazione del virus.
A riportare il testo della comunicazione, firmato dalla showrunner Krista Vernoff insieme ai produttori esecutivi Debbie Allen e James E. Williams, è Variety.
Per una abbondanza di cautela, la produzione di Grey’s Anatomy viene immediatamente rinviata. Andiamo a casa per almeno due settimane e aspettiamo di vedere come si evolve la situazione del Coronavirus. Questa decisione è stata presa per garantire la salute e la sicurezza dell’intero cast e della troupe e la sicurezza dei nostri cari al di fuori del lavoro, ed è stata presa in accordo con il suggerimento del sindaco Garcetti di non riunirci in gruppi di oltre 50 persone.
La comunicazione a tutti i lavoratori contiene anche le indicazioni ormai note per la prevenzione del contagio, ovvero l’invito a restare in casa, a limitare i contatti con gli altri e a curare l’igiene lavandosi spesso le mani.
Rimanete al sicuro, idratatevi, restate a casa il più possibile e lavatevi spesso le mani. Per favore, abbiate cura di voi e degli altri. Man mano che arrivano ulteriori aggiornamenti, vi terremo informati. Grazie per tutto quello che fate! Krista, Debbie e James.
Secondo Variety, la produzione è arrivata a girare 21 dei 25 episodi previsti per Grey’s Anatomy 16, dunque al momento sarebbe a rischio il finale di stagione della serie, qualora non si riuscisse a tornare sul set entro aprile/maggio. Attualmente su ABC la messa in onda di questa stagione ha raggiunto quota 17 episodi.
Non è ancora chiaro come le emittenti procederanno in caso di episodi mancanti: probabilmente le programmazioni subiranno dei grossi cambiamenti, sacrificando l’intrattenimento per lasciare spazio all’informazione sulla pandemia da Coronavirus, che al momento è solo agli albori negli Stati Uniti, dopo l’esplosione in Europa a partire dai focolai italiani. Molte produzioni cinematografiche e televisive, oltre che quelle relative agli eventi dal vivo, stanno chiudendo in tutto il mondo per cercare di arginare il rischio di un contagio e l’impatto economico e produttivo di questa ritirata sarà calcolabile solo tra qualche mese.
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