Un po’ di allegria necessaria e costruttiva, nella nuova clip del BoB, Best Of Barone. Nella puntata del Barone Rosso del 10 febbraio abbiamo profetizzato la paura di questo contesto storico: non esisteva ancora il DPCM che ha messo sotto protezione l’Italia e già il Duo Bucolico cercava l’ironia di cui sentiamo fortemente il bisogno.
Non una formazione di dilettanti, certamente: alla batteria troviamo Tommy Graziani, figlio del cantautore Ivan che si presenta con la sua formazione di musicisti che nell’aprile 2019 hanno lanciato il disco Random e che nel format di Red Ronnie di cui Optimagazine è media partner portano una serie di brani briosi, dissacranti e soprattutto genuini.
Al conduttore regalano una loro maglietta e mostrano sia il CD di Random che il vinile precedente, Cosmicomio. Già equipaggiati con la loro artiglieria, iniziano la loro esibizione con Random, title-track dell’ultimo disco.
Sono sufficienti un cappello a forma d’ape, un paio di occhiali da saldatore e tanta passione per la musica per trovare la spensieratezza nell’arte più nobile dell’uomo: questo è ciò che racconta il tastierista nonché cantante Antonio Ramberti. “Sono nato come cantautore serio, ora indosso un cappello di api, è un’evoluzione del mio essere“. Per Antonio è giusto mostrare la componente più stralunata di ogni artista.
Lo fanno con Il Neuroscettico, un brano nato dal sentimento nevrastenico dell’italiano euroscettico: il brano, invece, risponde con un amore dichiarato per l’Europa. “Noi siamo fortemente europeisti”, dice Antonio, e spiega che sul palco portano sempre una bandiera dell’Europa che Daniele Maggioli, voce e chitarra della band, indossa come un mantello mentre eseguono il brano.
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“È tutta colpa dell’Europa se la gente è così triste che non sco*a”, canta Antonio su una ritmica in levare suonata al pianoforte. Una canzone ironica, anche Il Neuroscettico, che può collocarsi a metà tra l’autodenuncia e un dissacrante inno all’indignato, ma soprattutto un ritratto cinico e spensierato del cittadino disorientato in un mondo di forti divisioni e di promesse non mantenute.
“Che bello, hanno rimesso il filo spinato e i gendarmi con il mitra”, cantano Daniele e Antonio con quel sorriso amaro di chi sa argomentare con generosità interpretativa e puntigliosa critica, ma senza scadere nella ferocia di un hater.
Il Duo Bucolico coniuga ska e cantautorato, ma ci mette anche l’eredità demenziale di Elio E Le Storie Tese con una spruzzata di Skiantos senza perdere originalità. Lo dimostra anche Nonni Tatuati, brano che piace particolarmente a Red Ronnie e per questo compare nella setlist del Barone Rosso.
“Una profezia molto facile”, dice Daniele quando spiega il significato di Nonni Tatuati: tutti i giovani tatuati di oggi saranno i nonni tatuati di domani. Semplicissimo ma non scontato. Ska, blues, rock’n’roll e un po’ di stile che ricorda Edoardo Bennato, che sa fare poesia con lo stile di un cantastorie spensierato.
Tempi D’Oro è l’ultimo brano della scaletta, un estratto da un disco ben precedente rispetto a Random e Cosmocomio. Red Ronnie scherza: “Avete già tre dischi?”, Daniele risponde: “Sette dischi!”. “Vi hanno permesso di fare 7 dischi?”, chiede Red Ronnie con ironia.
Ska e reggae fanno parte dell’arrangiamento di Tempi D’Oro, un brano in cui il cantato di Daniele fa il verso ai mostri sacri del genere, da Bob Marley ai fieramente nostrani Africa Unite.
Di seguito la nuova clip del BoB, Best Of Barone con il Duo Bucolico.
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