Condanna senza attenuanti per l’ultima bufala: acqua e limone contro il coronavirus non servono assolutamente a niente. Eppure sta spopolando l’ultima catena social, soprattutto su WhatsApp ,con protagonista il professore Chen Horin che, presso l’università di Zanjan, avrebbe scoperto la cura per prevenire il Covid- 19.
Sembra assurdo, eppure c’è chi crede alle miracolose proprietà terapeutiche dell’acqua e limone contro il coronavirus. In realtà non è neanche la prima volta che si associa al tanto amato agrume la facoltà di risolvere tante patologie (pure la sconfitta del cancro). Normale dunque che oramai nel pieno di quella che non possiamo non chiamare epidemia da Covid-19, sempre lo stesso alimento balzi agli onori della cronaca. Resta da chiarire tuttavia che l’assunzione del succo o dello stesso limone a nulla serve.
il professore Chen Horin dell’università di Zanjan esiste davvero ed è impegnato in prima linea per una cura contro il coronavirus? Assolutamente no, anzi il suo stesso nome è comparso in altri fantomatici studi del passato, dove l’acqua calda mischiata al limone veniva indicata come rimedio contro il cancro. Il messaggio social che sta circolando proprio in queste ore fa riferimento alla pratica di dividere il limone in tre parti, metterlo in una tazza per poi versare dell’acqua calda ma ancora una volta va chiarito che l’operazione nulla a che vedere con una cura contro il virus che stiamo combattendo.
Perché mai l’acqua e limone contro il coronavirus dovrebbe funzionare? Il presunto principio attivo trasmesso da Chen Horin dell’università di Zanjan sarebbe il seguente: l’assunzione giornaliera di alimenti acidi e basici renderebbe (per presunta proprietà transitiva) il nostro corpo acido e di conseguenza inospitale per il virus Covid-19. Purtroppo non è così: per questo motivo è fondamentale non dare seguito alla catena in circolazione condividendola a più non posso. Il rischio è quello di veicolare solo falsa informazione e pure alimentare speranze, inducendo comportamenti errati.