Da alcune ore a questa parte ha preso piede in rete una nuova speranza per gli italiani che seguono con attenzione la questione del Coronavirus e del relativo vaccino. Dopo le ultime notizie riguardanti la chiusura delle scuole, secondo quanto vi abbiamo riportato con un approfondimento in mattinata, oggi 28 febbraio è indispensabile esaminare con attenzione quanto ci arriva direttamente da Israele, dove pare siano stati fatti passi in avanti importanti sotto questo punto di vista.
Tutti i dettagli sul possibile vaccino contro il Coronavirus da Israele
Dichiarazioni importanti, in questo senso, arrivano direttamente da Chen Katz, il quale ha parlato di recente con il Jerusalem Post. Fondamentalmente, il capo del gruppo di biotecnologia del Migal non ha fatto altro che precisare come il progetto si limiti ad adattare un precedente studio precedente alla nuova sequenza. Sono stati utilizzati anche termini più specifici per andare più in profondità su questa vicenda:
Il nostro concetto di base era quello di sviluppare la tecnologia, e non specificamente un vaccino per questo tipo o quel tipo di virus. Il quadro scientifico per il vaccino si basa su un nuovo vettore di espressione proteica, che forma e secerne una proteina solubile chimerica che trasporta l’antigene virale nei tessuti della mucosa mediante endocitosi autoattivata, inducendo l’organismo a formare anticorpi contro il virus.
Cosa vuol dire questo? Parlare di un vaccino per il Coronavirus pronto in appena tre settimane appare frettoloso, al netto della bontà del progetto che potrebbe fare la differenza. Da Israele sicuramente arriveranno nuovi aggiornamenti nei prossimi giorni, ma allo stesso tempo occorrono delle precisazioni importanti dopo il lancio di alcuni titoli di giornale “eccessivi”.
Per farvela breve, il vaccino contro il Coronavirus da Israele potrebbe essere orale, ma allo stesso tempo richiederà un processo standard coi suoi tempi. Non è un caso che Ofir Akunis, ministro israeliano della Scienza e della Tecnologia, abbia sollecitato tutto il Ministero affinché si possa accelerare il processi di approvazione. Il tutto, partendo dal presupposto che ad oggi non possiamo dare ancora per scontata la nascita di un vaccino per il Coronavirus. Ottimi presupposti, dunque, ma andiamoci piano.
ma io non penso che il mondo colpito e ferito da questo nemico tanto invisibile e tanto pericoloso si ponga problemi di sperimentazione…. ora se vi è solo la possibilità di arrivare ad avere una soluzione in tempi brevi che venga proposta ………. le alternative oggi sono lunghe ed inaccettabili. Occorre arrestare il nemico prima possibile con qualsiasi mezzo anche se non testato!
In effetti la notizia già in origine riferiva tre settimane per crearlo, sempre che tutto proceda per il meglio, e altri tre mesi per test e protocolli. Totale quasi quattro mesi, nella più ottimistica delle soluzioni.