Se sempre più spesso si passa la serata a sfogliare il catalogo Netflix in cerca di qualcosa di interessante, anziché a guardare effettivamente un film o una serie, ecco che la piattaforma corre ai ripari, con una nuova funzionalità che potrebbe facilitare la scelta di cosa guardare.
L’attività di “scroll” sul catalogo Netflix, spesso prolungata fino a stancare lo spettatore ancor prima di iniziare a guardare qualcosa portandolo talvolta alla rinuncia, è ormai diventata oggetto di ironia sui social. Quante volte si finisce per osservare inutilmente i titoli in catalogo senza riuscire ad individuare cosa si ha davvero voglia di guardare o cosa vale la pena iniziare, nel caso ad esempio di serie tv che magari durano diverse stagioni?
Netflix ha pensato di aiutare i suoi utenti con una nuova funzionalità, una stringa che indica i primi 10 titoli più popolari sulla piattaforma nel Paese di riferimento, aggiornata giorno per giorno. In questo modo, ogni utente potrà sapere quali sono i titoli più in voga del momento e magari selezionare da lì la sua prossima esperienza davanti alla tv.
La nuova funzionalità è già attiva anche in Italia: per sapere quali sono le serie tv più popolari del momento, ad esempio, è sufficiente selezionare “Serie Tv” dal menu in alto nella schermata principale e si incontrerà, nella seconda striscia, la top10 della giornata, come si vede da questi screenshot. Non per tutti però, il posizionamento della stringa sarà lo stesso: può variare in base a quanto rilevanti i titoli in classifica risultino per il singolo utente, quindi non necessariamente la top10 apparirà a tutti come seconda riga del menù. Al momento in Italia domina le visualizzazioni la seconda stagione di Narcos: Messico, lo spin-off e prequel di Narcos, ma è sul podio anche Sex Education 2, rilasciata ormai oltre un mese fa, seguita dai nuovi episodi di Better Call Saul 5. Nella seconda parte di classifica si fanno notare il fenomeno mondiale La Casa di Carta (incredibilmente, visto che l’ultima stagione è stata rilasciata la scorsa estate), Skam Italia di recente arrivata sulla piattaforma con le prime tre stagioni, il nuovo thriller The Stranger e la popolarissima Lucifer. Ogni serie inclusa nella classifica avrà uno speciale badge “Top 10” indicato in rosso in modo che, da qualsiasi parte del catalogo venga individuato, lo spettatore sappia che è in classifica tra i primi 10 più popolari.
Certo, non è detto che tutti vogliano uniformarsi alle tendenze dominanti adattando gusti e abitudini di fruizione personali alla classifica dei titoli più popolari nel catalogo di Netflix, anche perché si tratta di liste giornaliere, dunque estremamente suscettibili di variazione in tempi brevissimi. Può essere però uno strumento utile per chi vuole stare al passo con la discussione sulle serie tv più diffuse, parlarne sui social network, consigliarle o meno agli amici, confermare o confutare le recensioni altrui.
Questo nuovo strumento nell’interfaccia Netflix è stato sperimentato sia nel Regno Unito che in Messico con buoni risultati, ha spiegato Cameron Johnson, direttore del settore innovazione di Netflix: “I membri di entrambi i paesi li hanno trovati utili, quindi li stiamo implementando ancora di più“. Un ulteriore modalità di coinvolgimento dello spettatore, che aveva già a disposizione le categorie come “Popolare su Netflix” e “I Titoli del Momento”, che restano ugualmente attive in catalogo.
A destare perplessità sono però è la metodologia di monitoraggio della fruizione titoli, sulla base della quale vengono stilate le liste: secondo quanto spiegato da un rappresentante della società a Variety, Netflix calcolerà il numero di account dei membri che hanno guardato un determinato titolo per almeno 2 minuti nelle precedenti 24 ore. Decisamente un tempo di fruizione brevissimo, che non corrisponde certamente alle reali visualizzazioni di un intero film o un’intera stagione televisiva (quante volte si abbandona un titolo dopo pochi minuti perché non abbastanza convincente?). Si tratta di una metodologia, spiegano da Netflix, “simile al modo in cui la BBC calcola la funzione ‘più richiesta’ di iPlayer e non discrimina i titoli più lunghi“. Inoltre è la stessa impiegata per stilare a fine anno la classifica dei titoli più visti sulla piattaforma. Non a caso si parla di titoli più popolari e non più “visti” tout court. Il metodo precedente, invece, teneva conto della durata della visione, contando gli spettatori che avessero visto almeno il 70% di un film o un episodio di uno show televisivo. Ricordiamo che i flussi streaming registrati dalla piattaforma non vengono diffusi (se non in parte durante le comunicazioni trimestrali agli azionisti) e non sono certificati da alcuna società esterna.
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