Dopo la pausa sanremese ritorna il BoB, Best Of Barone che riprende il meglio della puntata del 20 gennaio. Oggi tocca a Le Lische, giovanissima band in cui il frontman è figlio d’arte di Bengi, voce dei Ridillo che hanno suonato nella stessa serata.
Nel salotto di Red Ronnie è presente anche il leader della Lega Matteo Salvini.
Il primo brano è La Droga È Una Scusa: “La droga è una scusa per chi non sa fare la propria rivoluzione”, dice il cantante. Pop e rock allo stato puro, con l’ingrediente rap che da almeno 20 anni è stato sdoganato anche tra i giovani cantautori che cercano di inoculare il loro messaggio con tutti i linguaggi: la melodia pop e la ruvidità del flow.
Accade, allo stesso modo, anche nel brano TV che invece si avvicina più al funk – il charlie della batteria viaggia sui sedicesimi e il basso slappa come da tradizione – con le due voci che si abbracciano sulle terzine e il groove che sorregge le dinamiche per tutto il pezzo.
Organo e sintetizzatore rifiniscono i brani de Le Lische, che dimostrano di avere un disegno ben preciso sul progetto che hanno scelto, una peculiarità notevole considerando la giovanissima età.
Scherza Bengi, che con la fierezza e l’affetto di un padre commenta la loro esibizione: “Certo è che se facessero di quelle ballatone ‘tristone’ farebbero più soldi!”, poi la riflessione si sposta sul tema della droga: “Trovare la Polizia fuori dalla scuola per i controlli sulla droga non è il massimo”, dice Bengi per sottolineare il messaggio contenuto nel primo brano eseguito dalla band.
We tutto bene è il terzo pezzo che Le Lische eseguono al Barone Rosso, e subito l’intro con la chitarra ci ricorda Foxy Lady di Jimi Hendrix. Anche a questo giro Le Lische suonano funk e parlano ironicamente d’amore mentre il basso continua a slappare e il groove non concede tregua.
Ciò che questa giovane band irradia è la freschezza di una passione forte di un background notevole: nelle loro librerie di sicuro troviamo album dei Red Hot Chili Peppers, di Jimi Hendrix e dei Beatles, ma anche grandi nomi della musica italiana come Timoria, Giorgia e i più recenti Maneskin, insomma capitoli importanti del pop-rock del Belpaese.
Il punto forte dei loro brani è la ricerca di una melodia che si ripete anche una volta terminato l’ascolto, grazie a ricorsi su soluzioni orecchiabili e buona coordinazione tra gli strumenti. Buona la sessione ritmica – basso e batteria dialogano bene – e buona la co-partecipazione tra le due voci.
Le Lische hanno già calcato 60 palchi e poco dopo la loro partecipazione al Barone Rosso è uscito il singolo La Droga È Una Scusa, quasi un manifesto generazionale di una gioventù che in questo contesto storico è sbilanciata e disorientata su molti aspetti.
Un messaggio apprezzato anche da Matteo Salvini, che al Barone Rosso ha trovato un momento di pausa dalla campagna elettorale che in quei giorni stava conducendo per l’Emilia Romagna e la Calabria.
Di seguito l’ultima clip del BoB, Best Of Barone del 20 gennaio con Le Lische.
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Ci sono anche loro e hanno un bellissimo messaggio positivo da divulgare:
https://youtu.be/RGx-5MJBZ3s
LIBERTA’ SNITCH
Musica di Mauro Riva e Mattia Sordelli
Testo di Antonello Rizzella e Cristina Termini
feat.Rap: Cristian Clerici Vocalist: Nicole Girola
Libertà d’espressione
Finisce quando calpesti la dignità delle persone,
Quando schippy la vita
E per te tutto è occasione
per togliere al tempo ogni singola emozione.
Quando vedi le cose ma non guardi mai dentro
E’ solo un fake la gioia mentre dentro hai il tormento
Per stoppare il sentimento
inizi a scrivere canzoni
Ma non metti neanche insieme due pensieri positivi!
Freghi tutti e prendi in giro,
azzecca almeno un congiuntivo!
Insulti donne, gridi alla violenza,
io non ci sto.
Questa è una sentenza!
“Dateci del lei”, diceva una canzone,
perché cambiano i tempi ma non l’educazione.
Rispetto per le donne,
che non sono solo gonne,
ma questo può capirlo
chi il rispetto sa gestirlo.
Vigliacco è da dire
A chi il volto va a coprire
E nasconde in parolacce poche idee e troppe facce
Aprirti la portiera, passeggiare fianco a fianco,
portarti a cena fuori in un tavolo tutto bianco,
guardarti negli occhi e scoprire il profondo,
perché questo è sentimento e io non lo confondo,
con strane sere perse tra benza e piste bianche,
che annebbiano la mente e ti fanno sprofondare.
Dici è vecchia e non di moda, dammi dai una parola,
che mi faccia ricordare che vuol dire corteggiare
I cialtroni di oggi non provano vergogna,
a narrare la violenza che scrivono nei testi.
Peggio di loro, produttori affamati
Che ogni decenza al dio denaro hanno immolato.
È nero su bianco, la perversione da animali
che rende i falsi artisti, miseracci epocali.
Si professano poeti, ma si inchinano al denaro
Un vero ideale non hanno mai sognato .
La gente li ha schifati o non considerati
Si prendono il diritto di essere malfamati.
Vogliono il successo, bramano la fama
E quindi insulti a tutti per sentirsi onnipotenti.
La verità è un’altra, la storia ti dirà
Da esser miserabile bella mostra fai di te.
Riscattati o trapper studia, sogna, cresci,
Diventa un uomo dentro lascia perdere la feccia
Persegui l’ideale: l’amore non la bamba
Artista è chi aiuta! Artista è chi sogna!