Sono passati quasi 6 anni, e ora, Piero Pelù risarcisce Matteo Renzi per le parole pronunciate nel corso del Concerto del Primo Maggio del 2014. Il leader dei Litfiba aveva parlato dell’allora Premier, ora a capo di Italia Viva, definendolo “il boyscout di Licio Gelli”.
Le dichiarazioni di Piero Pelù dopo il Concerto del Primo Maggio
“Pagherò le conseguenze di quello che ho detto ma non me ne frega nulla. Questi ragazzi hanno bisogno di sentire qualcuno che dica certe cose. Ormai i mezzi di distrazione di massa sono compatti sulla propaganda. Ci vuole una voce fuori dal coro. Stasera non ho detto nulla, ero posseduto dal ribelle che è dentro di me e comunque la cartina di tornasole è mia madre: mi ha chiamato e mi ha confermato “hai detto tutto bene”.
L’episodio sembrava essere passato inosservato, anche se Matteo Renzi e i suoi avvocati hanno continuato a compilare una lunga lista nera che hanno rispolverato in questi ultimi tempi, andando a pescare anche il nome di Piero Pelù, che in quel discorso non risparmiò opinioni neanche su Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi.
Stando alle indiscrezioni trapelate nelle ultime ore, sembra che Piero Pelù abbia firmato un accordo (con vincolo di riservatezza) nel quale si impegnava a risarcire Matteo Renzi per la cifra di 20000 euro. Nonostante condividano il comune di nascita, i due condividono molto poco a livello di ideali, come hanno dimostrato in questi ultimi anni.
La situazione è andata degenerando quando Matteo Renzi è stato eletto Sindaco di Firenze e non ha confermato Piero Pelù a capo dell’Estate Fiorentina. Gli attacchi di Piero Pelù sono stati molteplici, e non solo quello tenuto sul palco del Concerto del Primo Maggio. Il rocker aveva infatti pubblicato delle foto in cui compariva il volto di Matteo Renzi, impressa sulla carta igienica.
Nel 2016, Piero Pelù aveva scatenato una nuova polemica per le matite copiative del Referendum Costituzionale. L’artista affermò infatti che le matite erano cancellabili, per poi essere smentito dal Viminale. In queste ore, sono stati rivelati i termini dell’accordo tra Piero Pelù e i legali di Matteo Renzi, con un risarcimento di 20000 euro. Il leader dei Litfiba ha quindi mantenuto le promesse fatte e ha pagato quello che doveva per le parole pronunciate sul palco del Concerto del Primo Maggio.
Piero Pelù viene dalla partecipazione al Festival di Sanremo, al quale ha preso parte con il brano Gigante. La canzone, che si è classificata al 5° posto, è una dedica al suo nipotino di 3 anni ma anche a tutti coloro che hanno intenzione di riprendere in mano la loro vita. Gigante è nata dopo un’esperienza molto forte fatta da Pelù in un carcere minorile di Napoli, che ha raggiunto per passare una giornata con i ragazzi e aiutarli a scrivere una canzone. Il brano fa anche parte del nuovo album da solista del rocker toscano, Pugili Fragili, che rilascerà il 21 febbraio prossimo. L’artista sarà anche in tour a partire dai prossimi mesi, con biglietti in prevendita su TicketOne e in tutti i canali di vendita abituali.