Pericolose le radiazioni dell’iPhone 11 Pro? Più del doppio del limite

Dati SAR preoccupanti: quadruplicati i valori rispetto a quanto ufficializzato da Apple

iPhone 11 Pro

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C’è davvero un pericolo radiazioni connesso all’iPhone 11 Pro, ossia l’ultimo melafonino di punta del 2019? Studi recenti hanno stabilito una discrepanza tra i valori SAR relativi alle emissioni del dispositivo forniti da Apple e quelli invece messi in evidenza da recenti test. Una differenza sensibile, tanto più preoccupante perché proprio i nuovi valori sono superiori al limite massimo stabilito dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). La vicenda va dunque approfondita in ogni suo dettaglio, senza tralasciare nulla.

Una recentissima ricerca riportata da GizChina e condotta dagli esperti di RF Exposure Labs avrebbe partorito dati SAR ben distanti da quelli proclamati da Apple. Proprio da Cupertino hanno sempre dichiarato che il valore massimo di emissioni per il melafonino è pari a 0,99 W / Kg. Gli ultimissimi test condotti in laboratorio vorrebbero il dispositivo Apple responsabile di un tasso di assorbimento specifico del campo elettromagnetico di ben 4W / Kg. Il dato reale sarebbe addirittura quadruplicato rispetto a quello ufficiale.

Qual è il limite massimo indicato dall’OMS per il valore SAR degli smartphone? Nell’Unione europea il valore da non superare deve essere pari a 2W / Kg, dunque Apple avrebbe già raddoppiato la soglia consentita.

Da anni oramai si discute sulla possibile connessione tra malattie tumorali ed esposizione a campi elettromagnetici da parte del corpo umano. Per quanto non ci sia convergenza assoluta negli studi fin qui proposti, è innegabile come un minor valore SAR ci preservi, in ogni caso, da gravi e importanti effetti collaterali. Sarebbe l’ideale che i test condotti da RF Exposure Labs siano magari ripetuti pure da altri laboratori per confermare o meno il dato preoccupante di 4W / Kg. Pure se questo dato venisse solo in parte ridimensionato, Apple dovrebbe comunque spiegare ben presto perché il dato diramato sulla scheda telefonica del suo ultimo melafonino sia ben diverso. Restiamo dunque all’ascolto di evrntuali posizioni sulla grave questione da parte di Tim Cook o del suo team.