Rita Pavone, “Gemma” | Needle

Ecco la Rita Pavone di Sanremo nelle vesti di cantautrice con un vinile dedicato alle donne e alla diversità


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Rita Pavone torna in gara a Sanremo dopo 48 anni. In realtà nel 2017 salì sul palco dell’Ariston perché le diedero il leone di platino per i suoi 55 anni di carriera.

Ma chi è Rita Pavone di cui alcuni ignoranti hanno criticato la presenza al Festival? Per le info sui tanti successi basta leggere Wikipedia. Anche per sapere del suo boom all’estero.

Rita era una ragazzina quando Mina annunciò che aspettava un figlio da un uomo sposato e la cancellarono da Studio Uno, il programma più importante della RAI, e lo affidarono alla Pavone. E fu subito boom.

Poi la ragazzina pel di carota, che si vestiva da bimbetto in Gian Burrasca, è cresciuta ed è diventata anche cantautrice. Ha scritto un album spettacolare, “Gemma e le Altre”, con storie di donne, dove ha affrontato per prima in Italia anche il tema della diversità.

Dopo che l’ho difesa dagli attacchi di chi non la voleva a Sanremo, mi ha scritto questo messaggio:

“E’ un immenso orgoglio per me avere AMICI come te. Amici con la A maiuscola. Sentire le tue parole, vedere il tuo video quando mostri alcuni dei miei album usciti nel mondo e quel “Gemma e le altre”, uno dei primi dischi in cui mi si vede quale autrice femminista vera difendere la donna e il suo diritto di essere “diversa” in tempi non sospetti, ovvero quando parlare di femminismo o il fare outing significava dare “una brutta immagine” di se stesse, confesso che mi è  venuto il magone. Anche allora, mi sia concesso dirlo, ho anticipato i tempi rischiando di mio. Come ho fatto sempre del resto.

“Gemma”, il brano che portava il titolo, era e rimane un pezzo da brividi, poiché  racconta quanto fosse difficile allora per una donna essere accettate nella società se “diversa”, al punto da preferire ai crudeli giudizi il suicidio. Un dirigente dell’allora Ricordi, etichetta milanese che distribuiva l’album, mi disse che il grande Renaro Serio, arrangiatore di fama – ha scritto per Renato Zero e per altri grossi artisti – gli aveva detto che considerava quel brano uno dei più belli degli ultimi vent’anni! Grazie !!! Eppure, sai, io, che scrivo ormai da quasi quarant’anni per me è anche per altri (ti ricorderai certamente  del brano “Liù” che produsse Gino Paoli  per una cantante esordiente), nessuno parla mai di me quale autrice e cantautrice…  Spesso mi chiedo se quello che ho fatto in Italia l’avessi fatto negli States o negli UK, a mio padre piacendo, ma ero minorenne, oggi forse sarei Lady come Shirley  Bassey…

Ti voglio bene. Tantissimo. Rita”

Così oggi, che inizia il 70° Festival di Sanremo, pieno di polemiche che hanno cancellato gli assurdi dubbi sulla presenza di Rita su quel palco, ma che stigmatizzano la violenza sulle donne, ho deciso di ascoltare insieme il vinile di “Gemma”. Allora Rita raccontò così quell’album:

“L’ultimo LP che ho fatto e che ho firmato soltanto nei testi, era dedicato alle donne e all’amore. Io credo che l’amore sia il motore principale della nostra vita. L’amore è fatto di molte cose, di molti componenti. Qualche volta è l’amore fraterno, qualche volta è l’amore coniugale e qualche volta è l’amore diverso. Spesso e volentieri, noi solleviamo davanti a queste storie, mentre, invece qualche volta dietro, si nascondono dei drammi, delle storie difficili da superare, soprattutto quando uno non si accetta. Allora, ho scritto questa canzone, perché una ragazza mi ha raccontato la sua storia. Gemma è una ragazza che ama in segreto un’altra donna, ma non glielo dirà mai e si lascerà a morire, conservando questo segreto e lasciandolo scritto soltanto sotto un pezzettino di carta, quando ormai non c’è più niente da fare.”

Ed ecco il testo di questo capolavoro:

GEMMA
(Rita Pavone – Carolain)

Gemma
Arrossisce con gli occhi
E diventa di ghiaccio
Se soltanto la tocchi
Gemma
Che non parla per ore
Come avesse un macigno
Nel fondo del cuore
Gemma
Che si tiene in disparte
Alle feste fra amici
E lo fa quasi con arte
Gemma
Che la scopro a guardarmi
Mentre vanto i miei amori
E gli inganni
Ombre, da sempre
Negli occhi suoi ignari i miei
E un vuoto mi prende
Riaffiorano le immagini di lei
Gemma
Sempre troppo paziente
Anche quando la tratto
In un modo indecente
Gemma
Che non ha figli o marito
Perché in ogni sua storia
Ha perduto sempre, da sempre
Quegli occhi suoi distratti i miei
Oh, oh, vola, uh!
La mente s’arrende ormai
Alla realtà di lei
Gemma
Che una notte fa il bagno
E si lascia a morire
In un ridicolo stagno
Gemma
Che ora m’apre il suo cuore
In questo foglio sgualcito
Incolore…

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