Strepitose e commoventi Jennifer Lopez e Shakira al Super Bowl 2020, uno show potente perché anche politico (video)

Il video della performance carica di significati di Jennifer Lopez e Shakira al Super Bowl 2020: sul palco anche Emme, la figlia di JLo


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L’esibizione nell’Halftime Show di Jennifer Lopez e Shakira al Super Bowl 2020 ha superato le aspettative e resterà, a ragione, una delle più memorabili degli ultimi anni, non solo per la spettacolarità di uno show tutto al femminile con due performer perfettamente in sintonia tra loro, ma anche per la forza dei messaggi che hanno deciso di trasmettere dal palco con più spettatori al mondo. Sin da quando sono state annunciate come le star di questa edizione della finale nel campionato di football americano, le aspettative sulla loro esibizione sono state alte e orientate all’idea che da quel palco arrivasse un messaggio molto potente, anche politico. Ed è andata proprio così.

Shakira e Jennifer Lopez al Super Bowl 2020, colombiana la prima e di origini portoricane la seconda, rispettivamente 43 e 50 anni, hanno portato certamente la loro idea di latino power sul palco dell’Hard Rock Stadium di Miami, improntando il mix delle loro esibizioni ai ritmi centro e sudamericani che hanno contraddistinto le maggiori hit delle loro carriere, in circa 15 minuti di puro spettacolo. Dal samba al reggaeton, dagli omaggi al rock classico americano passando per l’hip-hop in cui entrambe si sono più volte cimentate, il loro show dell’intervallo della finale della NFL è stato un tale miscuglio di stili musicali, danze e riferimenti culturali da risultare ricchissimo, affollato, ma ben calibrato in tutte le sue anime.

Shakira ha aperto le danze

Entrambe hanno ripercorso le loro carriere costruendo dei medley delle loro canzoni più iconiche: ha iniziato Shakira con She Wolf, attorniata da un gruppo di ballerine sudamericane, proseguendo con un mix tra cui hanno spiccato Whenever, Wherever e Hips Don’t Lie. Lanciando I Like It di Cardi B. ha introdotto il cantante portoticano Bad Bunny con cui ha duettato in Chantaje. Shakira non si è risparmiata in questo show, suonando la chitarra con un omaggio ai Led Zeppellin (Kashmir in mash-up con la sua Empire) e successivamente la batteria, ballando la danza del ventre e incantando col suo contagioso sorriso.

Jennifer Lopez con la figlia Emme, il momento più emozionante

La Lopez è entrata in scena sulle note di Jenny from the Block seguita da frammenti di I’m Real e Get Right, accompagnata dal suo corpo di ballo. Sfoggiando poi un nude look argentato in Waiting For Tonight, ha anche accennato qualche passo di pole dance, autocitandosi dopo il successo del film Hustlers, in cui ha interpretato una spogliarellista a capo di un gruppo di ragazze di un night club che truffa dei broker di Wall Street. E se Shakira ha ospitato sul palco il portoricano Bad Bunny, la Lopez ha accolto il colombiano J Balvin per una performance in Que Calor e Love Don’t Cost a Thing, più un accenno a Mi Gente, il brano di Balvin con Beyoncé (che era presente allo stadio con Jay-Z e la figlia Blue-Ivy). Ma il momento più emozionante della serata è stato l’ingresso in scena di Emme, la figlia tredicenne della Lopez nata dal matrimonio con Marc Anthony. Con una sicurezza e una presenza scenica invidiabili per la sua tenera età, Emme ha intonato una versione acustica di Let’s Get Loud aprendo la scena alla madre insieme ad un coro di bambine vestite di bianco.

L’American Dream e il messaggio politico dello show

Quando la Lopez è salita sul palco per raggiungere la figlia e intonare la sua canzone in mash-up con Born in the USA di Bruce Springsteen, lo ha fatto sfoggiando una enorme bandiera di piume a mo’ di mantello, da un lato con i colori degli Stati Uniti e dall’altro con quelli di Portorico. Decisamente il momento più politico della serata: un coloratissimo inno all’orgoglio dei latinos d’America, un’esaltazione dell’ideale dell’American Dream, la riaffermazione dell’identità una terra nata e cresciuta grazie all’immigrazione e al contributo di persone delle più diverse etnie, con tanti saluti alla politica dei muri e dei respingimenti dell’amministrazione Trump. Per il loro show Jennifer Lopez e Shakira al Super Bowl 2020 ci avevano promesso un inno al latino power e alla forza delle donne: lo hanno fatto in modo grandioso, spettacolare e commovente al tempo stesso, con un messaggio politico che arriva fortissimo oltre le luci, le coreografie, le paillettes, le guest star e le performance vocali.

Il finale in duetto

Sulle note di Waka Waka, che fu l’inno dei mondiali in Sudafrica del 2010, Jennifer Lopez e Shakira al Super Bowl 2020 hanno duettato incontrandosi finalmente sul palco per il gran finale e si sono abbracciate tra i fuochi d’artificio e gli applausi di uno stadio esaltato dalla potenza della loro performance. Sono state le prime due artiste di origini latine a dominare il palco del Super Bowl per lo spettacolo dell’intervallo. E magari non saranno le ultime.