Arriveranno davvero i pagamenti via WhatsApp in questo 2020, pure in Italia? La risposta a questa domanda non è definitiva ma le ultime parole del fondatore del social network Facebook Mark Zuckerberg sembrerebbero andare proprio in questa direzione.
In occasione della presentazione dei dati relativi al grande ecosistema Facebook, nella giornata di ieri 30 gennaio, proprio Zuckerberg è tornato a parlare de pagamenti via WhatsApp e di come la fase sperimentale partita nel 2018 solo in India si sia conclusa dopo aver fornito ottimi risultati. La funzione da locale diventerà globale proprio in questa prima parte del nuovo anno.
Entro i primi mesi del 2020 sempre più persone nel mondo saranno in grado di effettuare pagamenti via WhatsApp. Si potranno effettuare micro transazioni tra privati per qualsiasi motivo ma anche effettuare acquisti verso chi ha un’utenza business, dunque pagare il conto al ristorante, fare la spesa, pagare un biglietto del treno. Basterà semplicemente collegare il proprio profilo alla carta di credito o ad un conto corrente e i passaggi di denaro avverranno in sicurezza attraverso un sistema già verificato e testato a dovere.
Dunque dal lontano 2018 la funzione relativa ai pagamenti via WhatsApp è entrata nel vivo con la sperimentazione indiana ma ora più che mai Mark Zuckerberg sembra voler spingere per la sua diffusione su un ben numero di paesi, tra i quali potrebbe rientrare subito l’Italia. Il motivo dell’accelerazione è presto detto: i risultati del gruppo Facebook solo accennati ad inizio articolo non sono entusiasmanti: nel quarto trimestre 2019, gli utili sono ancora cresciuti del 7% fino a 7,3 miliardi di dollari e i ricavi pure aumentati del 25% toccando quota 21,1 miliardi di dollari. Si tratta, tuttavia, dell’incremento più basso dalla fondazione del social Facebook appunto. Con l’avvnneto della funzione dei pagamenti, l’app di messaggistica ma pure lo stesso Facebook e Instagram potrebbero avere una nuova crescita in termini di sessioni di utilizzo e registrazioni e questo obiettivo sarà di certo perseguito con tenacia.
L’aspetto più che positivo è che, con i nuovi Galaxy S20, sarebbero in pratica confermate le soglie di prezzo dei predecessore Samsung Galaxy S1\0. Naturalmente costituisce un’eccezione il nuovo Falaxy S20 Ultra per il quale non c’è alcun riferimento passato dal quale prendere spunto- Il fatto di non aver reso più salato il listino delle ammiraglie, permetterà a Samsung di fare la differenza nelle vendite? Lo scopriremo a partire 6 marzo