Ribadisco la mia posizione: Junior Cally al Festival. Amadeus a casa

Chiedete le dimissioni del direttore artistico se proprio volete ottenere giustizia per quei testi di merda oggi diventati popolari anche grazie alla vostra indignazione. È lui che ha elevato a arte la merda e lui che ci ha acceso, col vostro contributo, i riflettori sopra


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Lo dico con l’imbarazzo di chi prova a articolare un ragionamento complesso e si vede commentato solo sul titolo del proprio articolo. E ancor più con l’imbarazzo di chi continua a citare illustri artisti del passato per giustificare i testi oggettivamente di merda di Junior Cally. Primo, per me non è un artista, come non lo è Sfera Ebbasta, tanto per essere chiari. Ma siccome il direttore artistico di Sanremo lo ha ingaggiato, e la partita sanremese si fa con le sue regole, tocca trattarlo almeno in quella bolla lì da artista. Ora, se un artista scrive qualcosa il cui messaggio, se c’è, o contenuto, se c’è, è disdicevole fuori dall’arte, non possiamo giudicarlo con gli stessi parametri con cui lo giudicheremmo, per dire, se stesse parlano al bar o in strada. L’arte è arte e non si censura. Questo dicevo ieri. Lo ribadisco. Io sostengo che Junior Cally non faccia arte, infatti da critico musicale neanche lo vedo, ma nella bolla di Sanremo è così. Siccome sto casino è successo a Sanremo, se ve la dovete prendere con qualcuno è con chi gli ha dato la patente da artista. Quanto, però, al tirare in ballo altri artisti, attenzione, se lo fate fatelo avvedutamente. Non si può citare testi di dieci, venti o trenta anni fa e usare parametri di oggi. Nel nostro passato prossimo non esisteva il politicamente corretto, anche volendo dare a questo concetto una valenza solo positiva, cosa che mi riesce a fatica. Un negro era un negro, io ho visto Kunta Kinte e nessuno diceva in TV di colore. La voce che doppiava Mami di Via Col Vento parlava all’infinito. Banfi per fare l’omosessuale faceva una macchietta e si autodefiniva Frou frou. Colpa d’Alfredo e Bella stronza, che vedo citate spesso e a sproposito, a parte il loro rientrare nella categoria arte di cui sopra, erano canzoni di altri tempi, in cui si potevano dire determinate cose, seppur facendo scandalo, quale in effetti fecero. Citarle senza tenere conto di questo è ipocrita e fa dei vostri ragionamenti carta con cui pulirsi il culo. Si è capito, immagino, cosa penso del politicamente corretto. Detto questo, chiedete le dimissioni di Amadeus se proprio volete ottenere giustizia per quei testi di merda oggi diventati popolari anche grazie alla vostra indignazione. È lui che ha elevato a arte la merda e lui che ci ha acceso, col vostro contributo, i riflettori sopra.