Torna il servizio di leva obbligatorio in Italia? I giovani diciottenni dovranno tornare a fare il militare nel nostro paese? Una nota WhatsApp inviata nelle chat di residenti in Campania e in particolare a Napoli ha letteralmente gettato il panico tra molti genitori ma l’avviso non comporterà alcun obbligo per nessuno in questo 2020, a discapito di quanto si pensi.
I recenti venti di guerra che soffiano tra gli Stati Uniti e l’Iran hanno di certo contribuito a rendere più virale che mai l’ultima catena di WhatsApp che, almeno alla base, non può essere definita una vera e propria bufala. Ad ogni modo va precisato che nessun giovane appena maggiorenne sarà costretto al servizio di leva obbligatorio e dunque non dovrà partire per il militare così come hanno fatto tanti ragazzi residenti nel nostro paese fino al 1 gennaio 2005.
La vicenda che ha seminato il panico va spiegata opportunamente: in molti hanno creduto al ritorno del servizio di leva obbligatorio in italia a causa di una nota pubblicata sul sito del Comune di Napoli. Quest’ultima è appunto reale e fa riferimento all’iscrizione alle liste di leva appunto per tutti i nati nel 2013. L’annuncio è stato del tutto frainteso e non si è tenuto affatto conto del suo carattere rituale. Ogni Comune d’Italia, in effetti, proprio il 1 gennaio di ogni anno è tenuto a pubblicare una nota uguale o molto simile che notifica la necessità di aggiornare le liste dei maggiorenni potenzialmente adatti a svolgere il tanto noto servizio militare. Ciò non vuol dire che, nonostante le forti tensioni tra USA e Iran, qualcuno dovrà partire per il fatidico addestramento di mesi e mesi.
Proprio dal Comune di Napoli fanno sapere che quanto pubblicato sul sito risulta essere un atto consuetudinario, effettuato per obbligo di legge. L’assessore Rosaria Galiero ha chiarito che la formazione delle liste su menzionate è stata prevista proprio a seguito della sospensione del servizio di leva obbligatorio. Queste potrebbero tornare utili solo in caso di caso particolarmente urgenti ed eccezionali ma l’attuale situazione internazionale non rientra affatto tra questi. Nessuna chiamata alle armi dunque, i giovani diciottenni e i loro genitori possono dormire sonni tranquilli.