Il roaming UE sarà stato una manna dal cielo per ognuno di voi almeno una volta da quanto è stato regolamentato. Sappiate che dal 1 gennaio 2020 la situazione giocherà anche di più a vostro favore: come riportato da ‘mondomobileweb.it‘, sono in aumento i GB disponibili da poter sfruttare ed al contempo diminuisce la spesa tariffaria extra-soglia dati nel caso in cui si effettuino viaggi all’interno dei Paesi UE.
Ecco la formula da utilizzare per calcolare gli esatti GB a disposizione
Vi ricordiamo che la possibilità di usufruire del bundle della propria offerta risale al 15 giugno 2015, per via della normativa ‘Roaming Like at Home’ (purché si tratti di una permanenza momentanea). Non ci sono limitazioni per quanto riguarda i minuti e gli SMS inclusi nella propria offerta nazionale, mentre vige una restrizione specifica relativamente al bundle dati, direttamente proporzionali al costo del canone mensile. Dal 1 gennaio 2020 la formula da applicare sarà la seguente: bisognerà calcolare il volume dei GB a disposizione dividendo per 3,5 (e non più per 4,5, com’è stato dal 1 gennaio al 31 dicembre 2019) la cifra del canone della propria offerta, e poi moltiplicando per 2. Pensate che dal 1 gennaio 2021 il limite scenderà a 3 euro (IVA esclusa) per GB, e dal 1 gennaio 2022 sarà di 2,50 euro.
Non solo più GB in UE: diminuisce anche il costo dell’extra-soglia dati
Questo significa che i GB a disposizione per ciascun cliente aumenteranno. Ricordate che, una volta esauriti, fino al 31 dicembre 2019 sarà possibile usufruire dei dati in roaming UE a fronte di una spesa di 0,54 cent/MB (IVA inclusa), calcolati sulla base dei KB effettivamente utilizzati (fino a che il bundle dati previsto dalla propria offerta nazionale non risulti del tutto esaurito). Dal 1 gennaio 2020 la cifra scenderà ulteriormente, toccando la quota di 0,427 cent/MB (IVA inclusa). Tenete presente che nel caso in cui il volume dati che risulterà dovesse confermarsi superiore al traffico dati incluso nella propria offerta, sarà possibile usare in UE tutto il pacchetto GB previsto.
Come si regoleranno i maggiori provider nazionale
Non ci saranno modifiche, invece, per tutti quei gestori che consentono di sfruttare l’intero volume dei dati previsto dalla propria offerta nazionale anche in Europa (un classico esempio è rappresentato da CoopVoce). La restante parte dei gestori nazionale prevedono dei limiti per il traffico dati in UE: TIM (per alcune promozioni) e Iliad prevedono delle restrizioni personalizzate, che rispettano comunque la Regolamentazione Europea 2016/2286, a differenza di Vodafone e Wind Tre, che applicano la formula di cui vi abbiamo parlato poco fa. Vogliamo precisare ancora una volta che le regolamentazioni previste dal Roaming Like at Home si rivolgono a tutti quegli utenti che sono soliti viaggiare occasionalmente in Europa, e sono quindi valide solo nel caso in cui si passi più tempo nel proprio Paese che all’estero (il corretto utilizzo del roaming UE prevede proprio questo). Il gestore ha la possibilità di effettuare dei controlli periodici a ridosso degli ultimi 4 mesi: se nel corso di questa frazione temporale l’utilizzo del roaming UE supera quello nazionale, il provider può contattare il cliente, che avrà a sua disposizione 14 giorni per chiarire la propria posizione.