Alessio Boni sarà Giorgio Ambrosoli. Dopo il successo de La Strada di Casa, de La Compagnia del Cigno e del suo Enrico Piaggio, l’attore tornerà a portare sul piccolo schermo l’Italia che conta e gli italiani che hanno segnato la storia e questa volta toccherà proprio all’eroe borghese a quarantanni dal suo assassinio. Giorgio Ambrosoli – Il prezzo del coraggio, questo è il titolo della docufiction originale prodotta da Stand By Me che mercoledì 18 dicembre arriverà in prima serata su Rai1 per raccontare alle nuove generazioni la storia di un uomo comune che amava la sua famiglia e il suo lavoro e che è diventato eroe credendo nel significato della responsabilità e della legalità mettendole al di sopra di tutto, anche della sua stessa vita.
Quella in onda su Rai1 con Alessio Boni nei panni di Giorgio Ambrosoli sarà un mix perfetto tra la ricostruzione in fiction e la forza del documentario basato su documenti esclusivi, testimonianze inedite ma anche materiali di repertorio, l’intervista alla moglie Annalori e l’intervento del figlio Umberto Ambrosoli che ha collaborato alla realizzazione di questo lavoro.
Giorgio Ambrosoli – Il prezzo del coraggio racconterà gli anni cruciali della vicenda ovvero quelli in cui l’uomo fu commissario liquidatore della Banca Privata Italiana di Michele Sindona, dall’ottobre del 1974 fino all’uccisione l’11 luglio 1979. Il punto di vista è quello del maresciallo della Guardia di Finanza Silvio Novembre che racconterà la storia con la “sua” voce (interpretato da Claudio Castrogiovanni). Sullo schermo finiranno i cinque anni in cui Ambrosoli indagò gli snodi di un sistema politico-finanziario corrotto e letale sono stati ricostruiti grazie alle agende private in cui Ambrosoli annotava tutto, custodite nell’Ufficio Corpi di Reato del Tribunale di Milano, e gli atti relativi alla Banca Privata Italiana e alla sua
liquidazione disponibili al pubblico solo alla fine del 2016.
Non mancheranno testimonianze autorevoli come quelle della moglie Annalori, rimasta al fianco del marito nonostante le preoccupazioni occupandosi sempre dei figli e rivelandosi una donna “eccezionale” come lo stesso marito aveva scritto nella lettera-testamento a lei indirizzata: “Sarà per te una vita dura, ma sei una ragazza talmente brava che te la caverai sempre e farai come sempre il tuo dovere costi quello che costi”.
A lei si uniranno anche il figlio Umberto; i cari amici di famiglia Giorgio Balzaretti e Franco Mugnai; il professor Vittorio Coda e l’avvocato Sinibaldo Tino, al fianco di Ambrosoli nel lavoro di liquidazione; i magistrati Gherardo Colombo e Giuliano Turone, incaricati dei processi a carico di Sindona; lo scrittore Corrado Stajano, firmatario del libro “Un eroe borghese”; il giornalista Antonio Calabrò; il procuratore americano John Kenney, titolare delle indagini sul fallimento della Franklin Bank di Sindona.